L’Aula del Senato ha approvato la Nota di aggiornamento al Def che autorizza il governo allo scostamento del deficit programmato. Il testo ha ottenuto 161 voti favorevoli e 109 contrari. Via libera anche dalla Camera, dove era necessaria la maggioranza assoluta: 331 i sì e 191 i no. Secondo quanto contenuto nella risoluzione di maggioranza, il deficit salirà al 2,4% nel 2019, per poi scendere al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021.
I due rami del Parlamento hanno respinto invece tutte le risoluzioni di minoranza. Tra i punti chiave sui cui i parlamentari chiedono l’impegno del governo, la realizzazione della riforma della legge Fornero, il reddito e la pensione di cittadinanza.
Conte: “Siamo sereni e determinati” – L’approvazione del Def da parte di Camera e Senato “significa che il Parlamento italiano si è espresso e rappresenta la sovranità popolare”, ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Siamo convinti di quello che stiamo facendo, siamo molto sereni e determinati. Qualche critica ci può essere, ma anche chiari segnali positivi, come quelli del ministro del Tesoro americano che conosce i fondamentali della nostra economia, che sono molto solidi”.