Ecco cosa cambierà con le nuove norme per il gioco online

A poco tempo dall’approvazione quasi unanime di due novità normative molto importanti per la regolamentazione in materia di scommesse e gioco online, possiamo tirare le somme sui cambiamenti che potranno interessare il settore in Italia, da pochi anni diventato uno dei più floridi della nostra economia. Questa riflessione politica e pubblica è diventata più che mai necessaria non solo per proteggere i cittadini dalle truffe ma anche per risollevare l’immagine di piattaforme assolutamente legali e trasparenti come casino.netbet.it, oscurate da pratiche illegali e truffe ai danni dei cittadini. Questi provvedimenti devono ancora diventare esecutivi ma sono un primo passo verso prevenzione e individuazione delle attività illecite che danneggiano uno dei settori più potenti dell’attuale economia del nostro Paese.

La convenzione europea contro le scommesse truccate

Essa è stata approvata alla Camera senza alcun voto contrario e ha messo d’accordo tutte le forze politiche italiane circa l’introduzione di pesanti sanzioni pecuniarie da infliggere a chi pratica illegalità nel settore delle scommesse sportive. Si tratta di un ricco mercato cresciuto velocemente per diversi fattori, tra cui il progresso tecnologico, il maggiore interesse per gli eventi sportivi mainstream e l’introduzione delle scommesse live che possono essere inoltrate ad evento in corso. I numeri ci dicono come i proventi da questo settore siano più che positivi, stando ai soli dati dei primi tre mesi del 2019 confrontati con lo stesso periodo dello scorso anno. Il giro varrebbe dieci miliardi di euro e tende a salire. Con questo accordo di cooperazione internazionale si potrà riqualificare l’operato dei mercati bianchi, regolarmente tassati e controllati di continuo in termini di efficienza e trasparenza.

Cosa preoccupa chi non è favorevole a tali cambiamenti?

Ciò che più preoccupa gli esperti del settore è il set di cambiamenti voluto dal Decreto Dignità, che avrebbe dovuto essere operativo già da inizio 2019. Questo è incardinato in riesami da svolgere assieme ad Agcom per via di talune perplessità circa gli articoli riportanti le disposizioni sulla pubblicità del gioco online. Esso vorrebbe infatti oscurare la pubblicità su tutte le piattaforme, da quelle digitali e quelle tradizionali come la cartellonistica stradale e ridefinire il confine tra le comunicazioni a mezzo stampa e quelle promozionali. Ma non solo. Il Decreto vorrebbe intervenire sulla sostituzione delle slot con meccanismi a riconoscimento anagrafico tramite tessera sanitaria e inserire un RUA, ovvero un registro di auto-esclusione ufficiale dalle piattaforme di gioco online. Tutto ciò, però, è rimandato a decisioni future. Il Decreto presenta dei limiti per cui è necessaria una maggior riflessione.

Quali sono i rischi derivanti da questo set di norme?

I rischi maggiori riguardano le aziende che operano con trasparenza e nel rispetto delle leggi. Il danno si ripercuoterebbe a cascata anche sulla qualità dell’informazione per gli utenti, per cui in assenza di pubblicità verrebbe meno la possibilità di discernimento tra piattaforme affidabili e siti illeciti. Una limitazione della pubblicità potrebbe flettere le possibilità di crescita delle aziende certificate ed esporre maggiormente gli utenti alle truffe. Una situazione simile si è verificata con il Poker che in passato ha goduto di un vero e proprio successo planetario. A seguito dell’oscuramento mediatico esso ha subìto un drastico calo di interesse che tuttora è evidente tra le preferenze di gioco degli utenti online. I timori riguardano quindi le minori possibilità di scalabilità a causa di ridotte possibilità di promozione online e tradizionale. Nonostante i timori, tuttavia, Gioconews ha rilevato come questo non abbia influito sui ricavi che continuano a mostrare dati sempre positivi.

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