Cefalù è la città dove non si conosce chi gestisce il servizio idrico integrato. A farlo notare è il consigliere Giovanni Iuppa in una sua interrogazione presentata nei giorni scorsi al sindaco della cittadina normanna. Per questo il consigliere di Controvento pone due domande al primo cittadino: chi gestisce il servizio idrico integrato del comune di Cefalù? A chi devono rivolgersi gli utenti cefaludesi del servizio idrico?
Il consigliere Iuppa fa una ricostruzione storica di quanto è accaduto a Cefalù, negli ultimi diciannove mesi, in fatto di gestione del servizio idrico. Il 20 maggio 2015 l’Amap ha assunto la gestione del servizio idrico di Cefalù in via provvisoria subentrando all’Aato1 Palermo. Le ulteriori proroghe al servizio provvisorio dell’Amap hanno portato la società a gestire il servizio fino ai primi mesi del 2016. Lo scorso mese di febbraio l’Amap ha comunicato la cessazione della gestione provvisoria del servizio del Comune di Cefalù a partire dal 1 marzo 2016 alla quale sono seguite innumerevoli lettere tra la Società e l’Amministrazione comunale. «La questione ad oggi non sembra avere trovato un suo epilogo – scrive Iuppa – anzi è sfociata in diversi contenziosi approdati innanzi a diversi organi giudiziari ordinari e speciali. Ritenuto che il sopra esposto percorso, a tratti convulso, tra Amap, Comune di Cefalù, Prefettura, Assessorato regionale, ha fatto si che non sia ben chiaro quale soggetto ad oggi gestisca – materialmente e da un punto di vista squisitamente giuridico/formale – il servizio idrico integrato del Comune di Cefalù e quindi quale soggetto sia autorizzato a compiere manovre sugli impianti, tanto da indurre l’utenza ad adottare azioni autogestite, salvo comunicarle successivamente sia al Comune di Cefalù che ad Amap». In particolare Iuppa si riferisce, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla installazione di un nuovo contatore e relativo allaccio alla rete idrica o alla comunicazione del cambio di intestazione di utenza già esistente.
