4 aprile 1948, tragedia al molo di Cefalù: il ricordo

Ricorre quest’anno il settantesimo anniversario di un tragico evento  avvenuto a Cefalù il 4 aprile del 1948. Era una bella giornata di domenica, dopo la  Pasqua del 28 marzo e la sezione dell’Azione Cattolica  di Isnello, aveva organizzato un’escursione, una gita a Cefalù in autobus. La giornata era trascorsa in allegria e senza problemi e quasi alla fine della gita, il gruppo era andato alla Marina forse per vedere il tramonto del sole sul mare.

Non si sa bene se di propria spontanea volontà, oppure invitati da un pescatore, un gruppo di uomini e donne si imbarca su un piccolo gozzo “uzzarieddu” a remi, per un breve giro sul mare calmo di Cefalù. Dopo avere goduto della visione delle case sull’acqua e della navigazione in mare, l’imbarcazione stava rientrando alla Marina, quando non si sa bene come e perchè, nelle vicinanze della banchina, la barca, forse per l’eccessivo numero di occupanti, si capovolge disperdendo in mare il suo carico umano.

Quello che successe dopo il rovesciamento dell’imbarcazione, viene ancora raccontato dai pescatori con molta emozione. Quasi tutte le persone non sapevano nuotare. Grida, urla. I pescatori erano quasi tutti a pesca con le loro barche. Si racconta che alcune donne cefalutane, parenti di pescatori, si buttano in mare in soccorso di chi era caduto in acqua e insieme ad altri, recuperarono tutti i naufraghi. Naturalmente onore quindi a tutti quelli che si prodigarono per salvare quante più persone possibile. Qualche nome (non tutti) di quelli che si sono prodigati per il salvataggio: Tommaso (Masi) Brocato, alcune delle sue figlie, Rosa Glorioso mamma dei fratelli Cefalù, un certo Cefalù, ciabattino ed altri.

Purtroppo per tre giovani donne e un uomo, anch’egli molto giovane, non vi è stato nulla da fare perché muoiono per annegamento come si rileva dal registro delle morti del Comune di Cefalù, ove viene trascritta anche l’ora della visita medica autoptica delle ore 20.00 che ne dichiara la morte.

Di chi è stata la responsabilità, non è dato sapere. Personalmente ipotizzo, oltre naturalmente l’eccessivo numero di persone imbarcate, uno spostamento su un solo lato di alcuni degli occupanti la barca, in attesa di sbarcare, determinando così il rovesciamento del natante.

Ecco l’elenco delle vittime, come trascritto nel registro dei defunti del comune di Cefalù del 1948:

  1. Di Martino Giuseppa di Isnello, di anni 26, studentessa ;
  2. Vacca Salvatore di Isnello, di anni 21, bracciante agricolo ;
  3. Bonfante Maria Rosa, di Isnello, di anni 20, studentessa ;
  4. Cipriano Maddalena di Alimena, di anni 21 studentessa.

Si ringrazia il Gruppo Foto Storiche Cefalù di Facebook per la foto e alcune notizie, la Sig.ra Elena Brocato per  l’aiuto nella consultazione del registro dei defunti del Comune di Cefalù e il Geom. Ninni Sireci per le ricerche storiche a Isnello.

Giovanni Marino

Necrologio di Giuseppina Di Martino annegata al molo di Cefalù, il 4 Aprile 1948, insieme ad altri 3 suoi paesani

 

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