Pietro Rocca: l’appuntato di polizia buono che ha arrestato tanti delinquenti

L’appuntato Pietro Rocca nasce a Modica l’1 Ottobre 1923 da Pietro e Giuseppa Basile. Pietro era ragazzo quando scoppia la seconda guerra mondiale e dovette partire per assolvere al suo dovere di cittadino. Nel 1944 conobbe Maria, una ragazza della sua bella Modica e nel 1946 i due convolano a nozze. Dalla loro unione nacquero 5 figli: Giovanni, Giuseppa, Concetta, Antonella e Maurizio. Si arruola prima nella Polizia ferroviaria ed in seguito entra nella Polizia di Stato.

Inizia a lavorare a  Scicli, Leonforte, Enna, Petralia ed infine nel 1959 presso il Commissariato di P.S  di Cefalù  in  questa ridente cittadina di cui s’innamora subito e che tanto amò e vi rimase con la sua famiglia fino alla sua morte.  L’appuntato Rocca dopo una lunga e sofferta malattia muore il 25 febbraio 2004. L’appuntato Rocca visse la sua vita con dei sani principi morali, all’egoismo contrappose tanto amore. Intrecciò relazioni con tante persone che ricambiavano la sua discrezione, la sua saggezza e la sua rettitudine, con sentimenti di stima e di leale amicizia.

Molti latitanti che si dovevano costituire andavano a casa dell’appuntato Rocca , in Via Porto Salvo, per farsi accompagnare da lui al Commissariato. Ha arrestato i delinquenti che avevano rapinato  la Cassa di Risparmio nel Corso Ruggero. Ebbe per quest’azione  tanti elogi. A Cefalù è ricordato per il bene che ha fatto a tanta gente e per la sua disponibilità con tutti. L’appuntato Rocca è stato Cavaliere della Repubblica per  l’efficiente servizio reso  allo Stato. Dice del suo amato papà   la figlia Antonella: «Ancora oggi mio padre è ricordato per il bene che ha fatto a Cefalù: si toglieva il pane lui per darlo ai bisognosi».

Inauguriamo su cefalunews una sezione per far conoscere i poliziotti cefaludesi che hanno operato a Cefalù lasciando un segno importante della loro presenza. L’idea di raccogliere le loro biografie è del Kefablog, l’iniziativa nata per far conoscere Cefalù, finanziata con 1.800 euro di borse di studio costituite dagli emigrati cefaludesi che fanno parte dell’associazione Cefaludesi nel mondo. Ai partecipanti è stato chiesto di pubblicare una biografia di un poliziotto che ha operato a Cefalù. Le biografie saranno lette da una giuria di emigrati cefaludesi che attribuiranno dei punteggi ai partecipanti. Alla fine della gara al vincitore andrà una borsa di studio di trecento euro. (Biografia a cura di Cecilia Gugliuzza)

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