La pasta con patate e fagiolini fa male al colesterolo? Risponde la medicina

La pasta con patate e fagiolini fa male al colesterolo? Questa ricetta è consigliata a chi soffre di colesterolo dal sito ai diabetici dal portale www.danacol.it che ha creato oltre 100 ricette a basso contenuto di colesterolo. Ecco gli ingredienti per quattro persone per preparare la pasta con patate e fagiolini. 320 grammi di bavette, 100 grammi di fagiolini, 120 grammi di pesto, 200 grammi di patate e del sale quanto basta. Per portarla sulla tavola occorre anzitutto lessare la pasta in acqua bollente salata insieme alle patate tagliate a cubetti e ai fagiolini. Quando sarà al dente scolarla e ripassarla per un altro minuto in padella con il pesto preparato in precedenza. Alla fine una porzione di pasta con patate e fagiolini contiene 432 kcal di energia,16 grammi di proteine, 72.2 grammi di glucidi, ed appena 14 mg di colesterolo. «Il colesterolo – si legge nel sito – è un grasso di derivazione esclusivamente animale. Non è quindi presente in frutta e verdura o altri elementi di origine vegetale. Un’alimentazione povera di frutta e verdura porta all’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue».

Le patate contrastano il colesterolo? Le patate non hanno grassi né colesterolo. Per questo sono una miniera di vitamina C. Lessate o cucinate in modo semplice, meglio con la buccia, aiutano a mantenere il cuore in salute. L’American Heart Association ha inserito le patate nella lista degli alimenti sani, ideali anche per chi segue un regime ipocalorico. Se consumate con moderazione sono anche adatte a chi vuole mantenere sano il cuore. Le patate vengono bandite dalla tavola quando vengono fritte, oppure servite con burro, sale, salse. In questi casi, infatti, sono associate al colesterolo alto. L’American Hearth Association sostiene che se vengono lesse, o comunque cucinate in modo semplice e non accompagnate da condimenti grassi, sono un ottimo cibo, ideale per una dieta sana e nutriente, perché non hanno grassi né colesterolo.

La buccia delle patate fa male? Le patate con la buccia forniscono all’organismo circa un terzo della vitamina C contenuta nelle arance. Le fibre, sostanze fondamentali per il corretto funzionamento dell’intestino e il benessere di tutto l’organismo, sono contenute anch’esse nelle patate. Una patata di 200 grammi con la buccia contiene circa 4 grammi di fibre. Sbucciata le fibre si riducono a poco meno di un grammo. La buccia delle patate può essere considerata, se opportunamente lavata e pulita, un’ottima parte edibile delle patate ricca di numerosi nutrienti utili per la salute. Attenzione però. La buccia delle patate contiene la solanina, un alcaloide attraverso il quale sono in grado di difendersi da insetti e funghi. E’ una sostanza che se assunta in grandi quantità risulta essere tossica per l’organismo umano. Le patate non ancora mature, quelle germogliate, quelle vecchie o esposte alla luce del sole, presentano una concentrazione più alta di solanina rispetto alle patate mature. Le patate coltivate con metodo biologico, inoltre, presentano una quantità di solanina minore del 30% rispetto a quelle coltivate con metodo convenzionale. E allora il via libera al mangiare le patate con buccia è solo quando si è certi di disporre di patte fresche e di stagione. Quando si è certi di averle conservate lontano da fonti luminose. Quando si ha anche la certezza che provengono da agricoltura biologica. In tutti gli altri casi è sempre bene sbucciare le patate. I sintomi di una intossicazione da solanina sono nausea, vomito, mal di stomaco, diarrea e a volte anche febbre.

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