Dacia Maraini presenta a Cefalù il suo libro “Corpo Felice”

Incontro con  DACIA MARAINI a Cefalù, Hotel Riva del Sole 10 FEBBRAIO alle ORE 17:30. Organizza la Pro Loco Cefalù. In programma: Saluto del Presidente della Pro Loco RAFFAELLA MAGGIORE
Relatore: Padre SALVATORE VACCA ofm Capp., docente di storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica di Sicilia e Responsabile del Servizio Pastorale Cultura, Scuola e IRC
Intervengono:
MARGHERITA NERI, Premio Donnattiva Presidenza Regione e Benemerenza Civica della Provincia Palermo
ENZA VAZZANA, Premio Pastocchi Poesia Dialettale 2019
Seguono dibattito e rinfresco.

Dacia Maraini (Fiesole, 1936) scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana che fa parte della “generazione degli anni trenta”, insieme ad alcuni dei più conosciuti autori della letteratura italiana. Corpo Felice è  “Una lettera aperta alle lettrici di un’autrice simbolo della lotta per i diritti delle donne. Una madre che non ha avuto il tempo di esserlo. Un figlio mai cresciuto. Tra di loro, i giorni teneri e feroci, sognati eppure vividissimi che non hanno vissuto insieme. E un dialogo ininterrotto che racconta cosa significa diventare donne e uomini oggi. A più di quarantanni dai versi che hanno disegnato i contorni di un cambiamento possibile – “Libere infine di essere noi / intere, forti, sicure, donne senza paura” – Dacia Maraini riavvolge il filo di una storia tempestosa, quella al femminile, attraverso le parole di una madre a un figlio perduto, il suo, che cammina verso la maturità pur abitando solo nei ricordi. È così che l’immaginazione si fa più vera della realtà, come accade per tutte le donne che popolano i suoi libri – Marianna, Colomba, Isolina, Teresa – e sono arrivate a noi con le loro voci e i loro corpi. Corpi che non hanno mai smesso di cercare la propria via per la felicità, pieni di vita o disperati per la sua assenza, amati o violati, santificati o temuti, quasi sempre dagli altri, gli uomini. Ed è proprio a loro che parlano queste pagine. Agli occhi di un bambino maschio non ancora uomo. Per ricordare a lui e a tutti noi, sul filo sottile ma resistente della memoria, che solo quando l’amore arriva a illuminare le nostre vite, quello tra i sessi non sarà più uno scontro ma l’incontro capace di cambiare le regole del gioco”.

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