Come bere aceto per abbassare l’indice glicemico? Ecco il trucchetto della nonna

Come bere aceto per abbassare l’indice glicemico? Per abbassare l’indice glicemico bisogna abbinare l’aceto ai cibi. Pe questo la nonna consiglia di condire i cibi che possiedono un elevato indice glicemico. Assumere l’aumento della glicemia che si verifica dopo il consumo di questi cibi. A conferma di questo c’è una ricerca condotta dall’Università di Seul che ha evidenziato come assumere aceto ha effetti benefici per la prevenzione e il controllo del diabete. In altre parole riduce la risposta glicemica dei cibi che secernono insulina quando aumentano i livelli di glucosio nel sangue. In pratica il buon aceto ha un effetto preventivo nei confronti del diabete. Grazie all’aceto le cellule che producono insulina sarebbero meno esposte ai rischi della dieta ricca di grassi.

L’aceto fa bene a chi ha il diabete? Diversi studi hanno dimostrato la capacità dell’aceto di attenuare l’iperglicemia. Il segreto dell’aceto è l’acido acetico, ma i meccanismi non sono ancora chiariti. Una ipotesi sostiene che l’acido acetico rallenta lo svuotamento dello stomaco e inibisce l’attività degli enzimi digestivi che si trovano nell’intestino tenue. In questo modo si limita la digestione dell’amido e di conseguenza anche l’assorbimento del glucosio. Un’altra ipotesi sostiene che l’acido acetico spinge il tessuto muscolare ad assumere il glucosio che altrimenti finirebbe nella circolazione. L’unica certezza al momento sta nel fatto che bastano poche gocce di aceto per ottenere il beneficio importante che vede abbassare l’indice glicemico.

Quanto aceto bisogna assumere per diminuire l’indice glicemico? La risposta arriva da una ricerca pubblicata su “Nutrition Foundation”. Ne bastano pochi grammi per avere la riduzione dell’indice glicemico dopo appena 30 minuti. La sperimentazione su volontari sani ha esaminato l’effetto che si ha all’assunzione di 18, 23 e 28 grammi di aceto bianco di vino (6% di acido acetico). Le gocce di aceto sono state consumate con una porzione di pane bianco. Maggiori erano i livelli di aceto, minore era la risposta metabolica. Anche il livello di sazietà era maggiore nelle persone che avevano assunto più acido acetico. L’aceto, quindi, riduce la risposta glicemica ed aumenta il senso di sazietà.

Quanto aceto di può assumere durante il giorno? Non bisogna andare oltre i due cucchiai di aceto al giorno. L’aceto è sconsigliato a chi soffre di bruciori di stomaco in quanto stimola la secrezione gastrica e quindi può aumentare i dolori e i problemi dello stomaco. L’aceto è sconsigliato anche a chi ha problemi con l’osteoporosi. L’aceto, infatti, sembra che ostacoli l’assimilazione di alcuni minerali ed in particolare del calcio. Tutto questo pare sia dovuto perché l’organismo deve mantenere il sangue con un PH pari a 7,4. Introdurre alimenti acidi come l’aceto attiva delle contromisure per evitare di modificare proprio il PH.

Quali sono i benefici dell’aceto? L’aceto rallenta la digestione anche se non la rende pesante. L’aceto aumenta il senso di sazietà. L’aceto è un alimento antiossidanete grazie ai polifenoli dell’uva. Per questo rafforza il sistema immunitario, di combattere l’azione dannosa dei radicali liberi e rallenta l’invecchiamento cellulare. L’aceto apporta pochissime calorie e quindi è un condimento che si introduce nelle diete a regime calorico ristretto. L’aceto non contiene colesterolo e quindi fa bene a chi ha problemi cardiovascolari. Non deve assumere aceto chi soffre di gastrite o di reflusso gastro-esofageo,. In alcuni casi, infatti, potrebbe aumentare i sintomi relativi a questi disturbi.

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