E’ vero che l’alloro può essere velenoso? Ecco la risposta

Spesso presente nelle nostre cucine come condimento, sotto forma di foglie, il lauro, definito comunemente alloro (nome scentifico Laurus nobilis) rappresenta anche la pianta, un vero e proprio albero che può raggiungere anche dimensioni ragguardevoli (oltre i 20 metri di altezza). Si tratta di una pianta sempreverde che cresce in condizioni di clima temperato, prevalentemente mediterraneo: è infatti diffuso sia allo stato “selvatico” che coltivato lungo tutta l’area mediterranea (sopratutto sud Italia, Grecia, penisola iberica ma anche nord Africa e gran parte dell’Europa).

Diffusione

Dal punto di vista culturale ha da sempre rappresentato valore positivo, di forza e successo (il termine laureato ancora oggi definisce la presenza di una corona di alloro che viene posta sul capo di chi ha conseguito il risultato, a sua volta riconducibile ad una funzione di “premio simbolico” per qualsiasi forma di successo), da quello prettamente “alimentare” ha da sempre avuto un ruolo importante sopratutto come condimento: le foglie di alloro sono estremamente aromatiche, e questo le rende particolarmente utilizzate in cucina (sopratutto per aromatizzare carne e pesce). ma anche per infusi benefici, ad esempio per contrastaralcune malattie, e per una funzone anti tosse e anti reumatica.

E’ vero che l’alloro può essere velenoso? Ecco la risposta

L’alloro tradizionale non è affatto velenoso, anche perchè l’aroma molto pungente rende difficile consumarlo in elevate quantità. Tuttavia bisogna stare attenti a non confonderlo con un’altra pianta sempreverde, definita Lauroceraso, ma chiamata anch’essa lauro in alcune regioni del sud Italia. Questa infatti è una pianta che ha alcune similarità con l’alloro ma ha solo una funzione ornamentale, in quanto estremamente tossica se ingerita.

Con un po’ di attenzione è possibile fare una distinzione: L’alloro “commestibile” infatti presenta foglie verde scuro, sottili e affusolate, oltre al caratteristico odore, mentre le foglie di lauroceraso, invece, sono arrotondate, color verde brillante e non presentano alcuna forma di odore.

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