Se vuoi vedere l’albero più antico d’Europa ecco la località siciliana che devi subito visitare

L’albero più antico d’Europa è un castagno. Si trova in Sicilia. A stabilire il primato è stato il botanico torinese Bruno Peyronel. La pianta avrebbe un’età compresa tra i 3.000 e i 4.000 anni. Il castagno ha una circonferenza e un’altezza di 22 metri. La pianta è composta da tre fusti differenti. Si trova nel comune di Sant’Alfio che conta 1.503 abitanti e fa parte della città metropolitana di Catania. Per raggiungere Sant’Alfio in auto percorrendo l’autostrada le uscite più vicine sono Giarre e Fiumefreddo. Provenendo da strade ad alto scorrimento l’uscita più vicina è Paesi Etnei.

Un po’ di storia

Nel 1982, il Corpo forestale dello Stato ha inserito il castagno nel patrimonio italiano dei monumenti verdi. Lo ha fatto per il suo eccezionale valore storico e monumentale. Il comune di Sant’Alfio si è impegnato per la salvaguardia della millenaria pianta. Oltre a programmare gli interventi necessari per la cura e la manutenzione dell’albero, il Comune ha deciso di inserire il Castagno nel suo stemma civico. In questo modo ha sancito un profondo legame tra la pianta e le comunità del territorio. Va ricordato che a 300 metri dal castagno si trova inoltre il secondo albero più grande d’Italia. E’ il castagno della Nave. Ha un’età di oltre 1000 anni e una circonferenza di 20 metri.

Una chiesa unica per la sua facciata in pietra lavica

La chiesa madre di Sant’Alfio ha una facciata allestita interamente in pietra lavica. E’ unica in tutto il territorio etneo. La chiesa a tre navate a croce latina è stata realizzata tra il XVIII secolo e il XIX secolo. Un’altra chiesa, quella del calvario, è una piccola struttura che risale al 1878. La chiesa si trova su una collina di notevole interesse paesaggistico. Vi si accede attraverso una piccola scalinata in pietra lavica. Al suo interno vi sono diversi altari in legno che testimoniano l’artedegli artigiani del tempo. Una terza chiesa, quella di Nucifori, conserva all’interno il busto della Madonna di Tindari. Gli abitanti vi sono molto devoti.

La festa è la prima domenica di settembre

Il centro storico del paese è attraversato da vie anguste. Vi si ergono i palazzi più importanti. La piazza Duomo è circondata da diversi palazzi patrizi. Spicca quello del municipio. Altre pitere laviche si trovano verso il quartiere di Nucifori. Scendendo verso la via Fossa Politi ci si imbatte in varie edicole votive. Da qui si raggiunge il Castagno dei Cento Cavalli ovvero l’albero più antico d’Europa. Da diversi secoli il Castagno crea interesse e stimola discussioni. Ha offerto riparo ad animali e pastori. In alcuni casi anche a greggi di trecento pecore. Ma come mai è chiamato Castagno dei cento cavalli?

Il castagno dei cento cavalli

La denominazione è legata ad una leggenda. Protagonsita è una regina. Si trovava sull’Etna ma ad un certo punto si scatenò un violentissimo temporale. La regina, insieme alla sua scorta di 100 cavalieri, trova rifugia al di sotto del Castagno. La pioggia incessante per tutta la notte spinge la regina ad intrattenersi in intima compagnia con tutti i cavalieri del suo seguito.

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