Se vuoi vedere la spiaggia più bianca della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

Basta guardare le sue immagini per capire perché è la spiaggia più bianca della Sicilia. Il bianco è di una luminosità quasi accecante. Questo colore è dovuto alla presenza dei tantissimi giacimenti di pietra pomice che si trovavano in zona. Proprio questa pietra ha dato a tutta la spiaggia un inconfondibile colore bianco che la rende unica nel suo genere. Stiamo parlando della spiaggia di Acquacalda che si trova sull’Isola di Lipari. Si affaccia su un mare limpido i cui fondali sono così trasparenti da essere meta di tutti gli appassionati di snorkeling e immersioni.

Un po’ di storia

Acquacalda è una frazione del comune di Lipari. Dista circa 10 chilometri dal centro comunale. Il suo nome deriva con molta probabilità dalla antica presenza di sorgenti termali che oggi sono scomparse. Si trova a ridosso del cono vulcanico del monte Chirica. Questo vulcano ha eruttato l’ultima volta circa 1600 anni fa. Allora ha emesso ossidiana e pomice. Ecco perché ad Acquacalda è presente così tanta pietra pomice. Questa pietra si comincia s fruttare a livello industriale alla fine del XIX secolo. Anche questa zona, così come tutto dell’arcipelago eoliano è nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Tutto ciò per l’unicità geologica dei luoghi.

La montagna di pomice

Alle spalle della spiaggia di Acquacalda c’è una montagna bianca fatta tutta di pietra pomice. Si ha un effetto ottico unico nel suo genere. Si possono fare dei percorsi escursionistici di diversa difficoltà. Il più frequentato porta da Acquacalda a Canneto e fa scioprire la geologia dell’isola. Il sentiero è tutto in salita. Offre bellissimi panorami su Acquacalda ma anche sull’isola di Salina che si trova di fronte. Da ammirare la parete verticale della montagna dove un tempo c’era una cava di pomice. Il sentiero si snoda tra la vegetazione della macchia mediterranea e i muretti a secco che dicono come nella zona si svolgeva la pastorizia.

Il sentiero è stretto e non ha deviazioni. Difficile quindi sbagliare. Per terra si nota la presenza di ossidiana. Si è formata con le colate di lava che formano le Rocche Rosse e terminano a Punta Castagna. Dopo una settantina di minuti di cammino si arriva presso un largo sterrato. Sulla sinistra si possono ammirare dall’alto le cave di pomice di Porticello. La vista è stupenda. Le cave vengono illuminate dal sole e danno uno spettacolo incantevole quasi da accecare. Seguendo lo sterrato si raggiunge il Monte Pilato che è il vulcano più giovane di Lipari. D’un tratto si cammina su una sabbia grigia. Preferire a questi punto la direzione per Lami dove termina l’escursione.

Da non perdervi i Nacatuli

I nacatuli sono pasticcini di frolla siciliana che vengono aromatizzati con vino Malvasia. Sono farciti da un ripieno di mandorle, zucchero, agrumi e cannella. Sono dei veri e propri capolavori di manualità. Per realizzarli c’è bisogno di tantissima pazienza. Un tempo erano i dolci natalizi delle Isole Eolie e di Acquacalda. Oggi per i turisti i nacatuli si trovano anche in estate.

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