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Cosa succede a chi mangia tonno in scatola scaduto? Ecco l’incredibile risposta

Il tonno in scatola lo hanno tutti a casa nelle proprie dispense perchè è facile da cucinare e soprattutto si può mangiare in qualsiasi momento senza molti problemi. Con il tonno nelle scatolette, infatti, si possono preparare tanti buoni piatti da servire a tavola in pocchissimi minuti. Grazie al tonno nei barattoli si preparano in poco tempo delle splendide insalate ma anche primi piatti per i quali basta solo cucinare della pasta o del riso e aggiungervi le tante salse al tonno con cui condirle.

Anche se il tonno in scatola è così prezioso in cucina non mancano elementi di preoccupazione sugli effeti che potrebbe avere sulla nostra salute. Sono diversi gli articoli di informazione che mettono in evidenza come proprio nel tonno che si consuma al naturale o all’olio di oliva si possono trovare tracce di mercurio che potrebbero dare fastidi seri alla nostra salute. Accanto al problema del mercurio ci sono anche i tanti dubbi che vengono sollevati sulle lattine che lo contengono e che a sentire alcune notizie potrebbero rilasciare delle sostanze che potrebbero fare male all’organismo. Insomma i dubbi sui rischi che si corrono mangiando tonno nelle scatola non mancano e sono tante le persone che nel dubbio cominciano a non comprarlo più.

Con questo articolo vogliamo cercare di fare chiarezza su uno dei tanti dubbi che l’acquisto del tonno in scatola provoca. Cosa succede a chi mangia il tonno in scatola scaduto? Avendo a casa delle riserve di tonno può capitare a tutti di non leggere bene l’etichetta e di cucinare del tonno ormai scaduto. In questi casi bisogna preoccuparsi oppure no. In realtà più che alla data di scadenza gli esperti consigliano sempre di annusare il tonno dopo che si apre.

A prescindere dalla data in cui scade, infatti, il tonno va sempre buttato se annusandolo ha un odore forte o un aspetto insolito o ddella muffa. In questi casi bisogna buttarlo subito senza alcuna esitazione. Il tonno in scatola va conservato correttamente senza esporlo al calore. C’e chi sostiene che se conservato con correttezza si può mangiare anche alcuni giorni dopo la sua scadenza riportata nell’etichetta. Noi consigliamo sempre di stare molto attenti e magari evitare di mangiarlo anche quando si avvicina questa data.

Il tonno all’olio di oliva si conserva per un periodo di 5 anni dopo l’inscatolamento, quello al naturale per 3 anni.  La durata la stabiliscono alcune normative comunitarie. Per questo anche quando nella scatoletta non si dovesse trovare la data in cui è stato inscatolato è facile dedurla da quella di scadenza. Concludiamo dicendo che il tonno fresco apporta tanto benefici che nel tempo si perdono perchè vengono anche a mancare alcune proprietà organoelettriche. Attenzione quindi alla data di scadenza e puntate sempre per mangiare prodotti freschi anche se in barattolo.

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