La Scuderia Ferrari lascia il Qatar con i dieci punti del quinto posto di Charles Leclerc

La Scuderia Ferrari lascia il Qatar con i dieci punti del quinto posto di Charles Leclerc in una gara che è stata all’insegna della limitazione dei danni, dato che la squadra ha potuto contare solo sul pilota monegasco dopo che un problema al sistema di alimentazione della SF-23 numero 55 ha impedito a Carlos Sainz di schierarsi sulla griglia di partenza.
La gara. La corsa non ha vissuto di grandi aspetti strategici dal momento che le soste ai box sono state dettate dal limite massimo – deciso per motivi di sicurezza – di giri che i pneumatici potevano percorrere: 18 in tutto, comprese le tornate completate da ogni treno in precedenza nel corso del weekend, indipendentemente dalla mescola. E così per Charles si è trattato soprattutto di concentrarsi sulla guida, in condizioni ambientali terribili per temperatura e umidità, ed evitare le insidie rappresentate dai limiti della pista, che hanno condizionato la gara di molti piloti. Il monegasco ha fatto il massimo tenendo un passo costante in base a quello che gli permetteva il pacchetto vettura. Al via dalla quinta posizione, Charles ne ha subito recuperate due grazie allo scontro tra le Mercedes, ma ne ha persa una a favore di Oscar Piastri ritrovandosi quarto alla fine del primo giro. Nel corso del Gran Premio Leclerc ha poi dovuto cedere la posizione a George Russell, che è riuscito a rimontare dal fondo forte di un passo superiore, concludendo proprio davanti a lui in classifica.
Pausa. La squadra domani farà ritorno in Italia per iniziare a prepararsi per una tripletta particolarmente intensa in America, tre domeniche consecutive che vedranno il Mondiale in scena in sequenza ad Austin, a Città del Messico e a San Paolo.
Charles Leclerc #16
Oggi abbiamo ottenuto il massimo dato il nostro potenziale. In pratica si è trattato di limitare i danni: dopo il ritiro di Carlos prima del via, era assolutamente importante finire la gara e portare a casa dei punti.
Ci aspettavamo una McLaren forte, ma non quanto lo è stata per l’intero weekend. Anche la Mercedes aveva un ottimo passo gara e credo anzi che George (Russell) avrebbe potuto spingere ancora di più.
Dal punto di vista fisico è stata la gara più dura della mia carriera. E questo per più di un fattore: la temperatura molto elevata, i tre pit-stop che l’hanno resa una serie continua di giri a ritmo di qualifica, e molta fatica nelle curve più veloci.
Ora ci aspetta la tripla trasferta al di là dell’Atlantico: faremo il massimo per concludere il campionato in crescendo, soprattutto per vincere la nostra battaglia contro chi ci precede di una posizione nel Mondiale Costruttori.
Carlos Sainz #55
Ovviamente siamo delusi per l’occasione persa. Sappiamo che lo sport dei motori a volte può essere crudele e oggi ne ho assaporato la parte peggiore. È un peccato perché credo che oggi avrei potuto fare una buona gara e conquistare anch’io punti importanti per il Campionato Costruttori.
Come in ogni situazione, c’è sempre qualcosa da imparare per il futuro. Ora ci concentriamo sulle ultime cinque gare dell’anno.
Frédéric Vasseur, Team Principal
Non possiamo essere soddisfatti per come è andato questo weekend, perché abbiamo perso dei punti rispetto ai nostri diretti rivali e perché a causa di un problema di affidabilità non siamo riusciti a schierare Carlos sulla griglia di partenza.
Credo però che con Charles oggi abbiamo fatto il massimo che potevamo: in condizioni estreme lui ha guidato molto bene e i meccanici hanno eseguito tre pit stop eccellenti. Forse nella fase centrale siamo stati un po’ rallentati dal traffico, ma tenere dietro George Russell oggi non sarebbe comunque stato facile.
È stato un weekend caotico, disputato in condizioni ambientali estreme con tanti imprevisti, a cominciare dai problemi legati ai cordoli che potrebbero anche essere alla base del guaio capitato sulla SF-23 di Carlos. Torniamo a casa con i dieci punti del quinto posto di Charles e iniziamo a prepararci per la tripletta americana che si presenta molto impegnativa.

 

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