Psicologo di base: come funziona il servizio in Sicilia

Negli ultimi anni, a causa soprattutto del cigno nero della pandemia e di tutto quello che ha portato in primo piano per quanto riguarda problematiche lasciate sopite per lungo tempo, si parla sempre di più, e per fortuna, di salute mentale.

Rispetto anche solo a pochi anni fa, le cose sono molto cambiate per quanto riguarda i servizi disponibili.

Tra tante difficoltà e problemi, il sistema sanitario italiano cerca – per quanto possibile – di offrire dei servizi che garantiscano ai cittadini il supporto psicologico di personale qualificato e professionale. Oltre all’alto livello di preparazione e all’aggiornamento continuo degli operatori del settore, anche attraverso questi corsi Ecm Fad per psicologi obbligatori, si cerca di garantire alle persone degli incentivi (vedi il bonus psicologo) e, come nel caso della regione siciliana, di introdurre servizi supplementari come quello dello psicologo di base.

Come funziona? Continua a leggere per scoprirlo!

Servizio di psicologia delle cure primarie: la grande svolta della sanità siciliana

L’istituzione dello psicologo di base può essere definita, a ragione, come una svolta per la sanità pubblica della nostra Regione. Questo cambiamento importante è il risultato di un percorso che ha visto, come ultimo step, il passaggio tra i banchi dell’ARS (Assemblea Regionale Siciliana).

Qui è avvenuta l’approvazione definitiva di una norma che ha visto coinvolte, con un impegno importante e incoraggiante vista la centralità della tematica e la necessità di non trascurarla anche per il futuro dei giovani, diverse forze politiche che hanno lavorato fianco a fianco.

Cosa prevede il testo votato dall’ARS? L’inserimento, sul territorio, di due psicologi di base per ciascuno dei 55 distretti sanitari della Sicilia. Dal punto di vista dello stanziamento economico, la Sicilia ha il record in Italia, con 7,4 milioni di euro previsti per l’anno in corso.

Vediamo ora come funzionerà questo servizio e quali sono le indicazioni che il cittadino deve seguire per accedervi.

Psicologo di base in Sicilia: il funzionamento del nuovo servizio

Come evidenziato nei giorni scorsi dalla Dottoressa Gaetana D’Agostino, Presidentessa dell’Ordine degli Psicologi della nostra Regione, sulle colonne del quotidiano La Sicilia, l’istituzione dello psicologo di base in Regione può essere considerata, a ragione, come una vittoria di civiltà.

Si parla, a suo dire, di uno spartiacque che segna l’inizio di un nuovo capitolo per quanto riguarda l’accesso alle cure per la salute mentale attraverso il canale della sanità pubblica.

La Dottoressa D’Agostino ha sottolineato che, prima dell’approvazione del testo relativo all’introduzione dello psicologo di base, c’era già la possibilità di accedere a servizi di assistenza psicologica con la sanità pubblica.

Non esisteva, però, il filtro iniziale della prevenzione, di fatto affidato ai professionisti privati, con conseguente aggravio di costi a carico del paziente.

Ad oggi, si è ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta e della messa a punto dei decreti attuativi, che avranno l’obiettivo di fornire indicazioni chiare sulle peculiarità del servizio.

Lo step successivo prevederà una procedura di reclutamento, attraverso bandi specifici, del personale da destinare a questo servizio nei vari distretti sanitari regionali.

L’augurio della D’Agostino è di vedere, in questa fase, le istituzioni coinvolte procedere in maniera spedita, replicando, di fatto, l’approccio adottato nelle interazioni tra le Commissioni Bilancio e Salute.

Una volta che verranno chiariti gli aspetti in questione, i cittadini della nostra Regione avranno la possibilità, a fronte del pagamento di un ticket e previa richiesta da parte del medico di base o delle aziende sanitarie locali, al servizio oggetto di questo articolo.

Il primo step della presa in carico consisterà nella redazione di un piano terapeutico personalizzato, stilato da psicologi e psicoterapeuti specializzati.

Tra gli obiettivi a lungo termine di questo nuovo servizio rientrano anche la riduzione dei costi a carico delle casse del sistema sanitario regionale e la contrazione dei tempi di presa in carico.

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