Ente Parco delle Madonie: invito per l’utilizzo di gabbie per contrastare i suidi

L’Ente Parco delle Madonie ha  emesso un invito rivolto ai sindaci dei comuni del suo territorio affinché adottino gabbie per gestire la presenza di ungulati selvatici. Questa iniziativa, nata da una relazione sulle strategie di contrasto per suidi selvatici e daini, mira a proteggere la biodiversità del Parco e ad affrontare i danni alle colture causati da questa fauna.
Durante un incontro tecnico-operativo presso la sede dell’Ente Parco a Petralia Sottana, Egidio Mallia, referente tecnico-scientifico del Parco, ha proposto l’introduzione di gabbie per la cattura degli ungulati selvatici. La proposta è stata successivamente presentata ai sindaci interessati dal Commissario dell’Ente Parco, Salvatore Caltagirone, durante una seduta del Consiglio del Parco.
La necessità di questa iniziativa deriva dall’aumento della popolazione di fauna selvatica, che minaccia la biodiversità del Parco e causa problemi alle colture. L’Ente Parco, tuttavia, non può intervenire nelle zone abitate a ridosso dei comuni né nelle aree fuori dal parco, pertanto invita i comuni a partecipare attivamente alle attività di cattura.
L’invito dell’Ente Parco delle Madonie ai comuni del territorio per adottare gabbie per la cattura della fauna selvatica rappresenta un passo importante nella protezione della biodiversità e nella gestione delle problematiche causate dalla presenza eccessiva di ungulati selvatici. Collaborare insieme per affrontare questo problema è fondamentale per garantire la sostenibilità dell’ecosistema del Parco delle Madonie.
“Lanciamo un appello ai Comuni per affrontare tutti insieme questo problema”, dichiara il Commissario Caltagirone.
“L’acquisto di gabbie da parte delle Amministrazioni comunali consentirebbe di poter rispondere in modo puntuale alle tante richieste che giungono alle nostre speciali linee telefoniche dedicate (0921/684059 – 0921/684023 – 0921/684040), ma che non possiamo esitare perchè provenienti da fondi agricoli o boschivi che si trovano appunto fuori dalle zone di competenza del nostro Ente”.
Per supportare i comuni nelle fasi tecniche, l’Ente Parco ha messo a disposizione un referente ed i propri funzionari specializzati nel settore per l’attuazione delle attività.

 

 

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