Quando bere acqua per abbassare la pressione? Per abbassare la pressione si può anche ricorrere all’acqua purché sia buona e di qualità. Uno studio scientifico sostiene che per abbassare la pressione bisogna bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno. In internet esiste una teoria che indica in 8 bicchieri di acqua al giorno la quantità perfetta di acqua che ciascun individuo dovrebbe bere nelle 24 ore. Due bicchieri d’acqua sono da bere mezz’oretta prima della colazione, 2 mezz’oretta prima del pranzo e 2 prima di cena. Gli ultimi due bicchieri d’acqua da bere prima dello spuntino mattutino e prima di merenda. Secondo alcuni studi bisogna bere acqua ricca di calcio e magnesio perché il suo utilizzo farebbe ridurre le morti per cause cardiovascolari.
Quali sono i sintomi che l’iperteso ha bisogno di bere acqua? Tra i sintomi più comuni dell’ipertensione abbiamo il mal di testa, specie al mattino, lo stordimento e le vertigini. Tra i sintomi il ronzio nelle orecchie, le alterazioni della vista. Sintomi di visione nera, presenza di puntini luminosi davanti agli occhi. In alcuni casi sono sintomi perdite di sangue dal naso (epistassi). Gli stati di “ipertensione essenziale” sono spesso i sintomi di un corpo disidratato. Se siamo disidratati, infatti, il sangue diventa più vischioso e resistente allo scorrimento. Ecco perché diventa importante disidratare il proprio corpo. Per prevenire la disidratazione o reidratare l’organismo è necessario, quindi, bere e mangiare in maniera corretta.
Quali cibi aiutano a mantenere sotto controllo la pressione? La Fondazione Veronesi sostiene che per aiutare il controllo della pressione, oltre alla terapia farmacologica prescritta dal medico curante, c’è bisogno di un’alimentazione sana, bilanciata, varia, con un ridotto apporto di sale e di alimenti ricchi di sodio. Il consiglio è di usare spezie ed aromi, al posto del sale, per insaporire le pietanze. Limitare gli alimenti conservati in scatola perché spesso contengono alte concentrazioni di sodio. Non eccedere nelle porzioni e nella frequenza di pietanze ricche di sodio. Consumare 50 grammi di insaccati non più di 2 volte alla settimana. Limitare il consumo di condimenti ad alto quantitativo di sodio.
Qual è il segreto dell’acqua? Il segreto dell’acqua sta nel sapere scegliere quella che meglio soddisfa i propri bisogni. Per chi ha problemi di pressione il consiglio è di bere acqua oligominerale o leggermente mineralizzata con residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/l. In alcuni casi particolari sarà il medico a consigliare acqua povera di sodio (<20 mg/L) insieme ad una dieta a basso contenuto di sale. Attenzione perché la acqua sodica è consigliata nello sportivo e in alcuni casi per le persone con problemi di pressione bassa invece che alta. Buone sono le acque con magnesio e calcio.
Come riconoscere quando l’acqua è buona? A dirci che l’acqua è buona possono essere solo le analisi chimiche. Come già detto altre volte bisogna sempre stare attenti ad alcuni parametri come il residuo fisso, il pH e la durezza. Ci sono diverse qualità di acqua. La acqua solfata, che contiene solfati superiori a 200mg/l, è adatta per chi soffre di disturbi gastrointestinali e stitichezza. La acqua con cloruro superiore a 200 mg/l ha proprietà riequilibranti e va bene per intestino, vie biliari e fegato. C’è anche la acqua ferruginosa che contiene ferro bivalente superiore a 1mg/l. Questa è una acqua utile a coloro che soffrono di anemia, deperimento organico e ipertiroidismo.
Il falso mito degli 8 bicchieri di acqua al giorno. Bere otto bicchieri d’acqua al giorno è un mito difficile da sfatare perchè non si basa su un dato scientiico. Qualcuno dà la colpa ai produttori di acqua minerale, ma anche a medici ed organizzazioni per la sanità che difendono la teoria da anni. Una ricerca della Monash University, in Australia, suggerisce che questa regola ritenuta aurea non si può applicare a tutti perchè esiste un modo per capire quale sia il nostro fabbisogno quotidiano di acqua. “Invece che seguire un programma specifico – spiega il leader della ricerca Michael Farrell – la cosa migliore è ascoltare il nostro corpo e ingerire la quantità di liquido che ci chiede la nostra gola”. Lo studio non smonta quindi la regola degli 8 bicchieri al giorno ma introduce la variante della singola esigenza, spiegandoci che non è il caso di affannarsi a consumare gli 8 bicchieri: anche fossero 5, 6 o 7, non avremmo nessuna conseguenza salutistica ma significherebbe che stiamo seguendo il richiamo della natura.
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