Palermo sud festival: quattro serate nell’atrio monumentale di palazzo delle Aquile

Da giovedì 7  a domenica 10 marzo nell’atrio monumentale di Palazzo delle Aquile quattro serate nell’ambito della rassegna Palermo Sud Festival.

Si inizierà con Francesco Buzzurro e Nicola Giammarinaro  due straordinari musicisti che hanno la capacità di trasformare la musica in pura emozione. Le loro tournèe in giro per il mondo hanno sempre registrato il tutto esaurito entusiasmando il  pubblico e confermando che la musica va oltre le lingue i confini il credo religioso o il colore della pelle. Due performance alle 20,30 e alle 21,30. Venerdì 8 marzo alle 21,30  un omaggio ad una grande donna Rosa Balistreri con un concerto dei Musicanti di Gregorio Caimi.  I Musicanti rappresentano un esempio di commistione di stili musicali, lingue e dialetti, sonorità moderne e strumenti musicali arcaici, attraversando un decennio di musica con una maturazione artistica oggi raggiunta nella musica folk-popolare. Ad impreziosire il concerto la partecipazione della cantante Cinzia Fanara. Sabato 9 marzo sempre alle 21,30 Palermo Sud Festival farà un omaggio a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia le due maschere palermitane tanto amate dal pubblico ma rivalutate dalla critica post mortem.

Sarà presente Giuseppe Li Causi che ha speso gli ultimi anni a lavorare per un loro giusto riconoscimento con l’intitolazione di una piazza e la creazione di un museo interamente dedicato ai due comici. Subito dopo l’omaggio teatrale sarà affidato a  Manlio Dovì l’attore palermitano ormai richiestissimo nelle maggiori trasmissioni Rai e in tutti i teatri italiani. Si conclude Palermo Sud Festival domenica 10 marzo alle ore 18,00 con Doudou Diouf . Musicista e ballerino senegalese, ormai conosciuto come colui che rappresenta l’Africa nella nostra realtà. Lo spettacolo di musica del suo gruppo, DOUDOU Group, è un racconto bellissimo che Doudou fa attraverso le melodie, da lui composte, della cultura Africana, passando dal Senegal al Mali, alla Guinea alla Costa D’Avorio. Con la sua chitarra Canta in Wolof e in francese, parla di vita e di tradizioni, attraverso anche la collaborazione dei musicisti che lo accompagnano con il basso, i tamburi africani, le congas e il coro. Ingresso libero 

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