Il prof. Luigi Ricotta è da annoverare nelle memorie storiche del Carnevale di Termini Imerese (PA) come il primo studioso a rendere noto in modo scientifico la storia del Carnevale Termitano. La Tesi di Laurea inedita, reca il titolo “Aspetti del Folklore di Termini Imerese” e fu discussa dal Ricotta sotto la sapiente guida del Relatore prof. Giuseppe Cocchiara, presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Palermo nell’anno accademico 1956-1957.
Qual è l’origine del termine Carnevale?
L’origine del termine Carnevale deriva da carne levare (n.d.R. togliere la carne) perché dopo questo periodo di allegria comincia l’astinenza penitenziale dalle carni per l’inizio della Quaresima.
Ci parli dei personaggi basilari del Carnevale di Termini Imerese “U Nannu” (nonno) e a Nanna (Nonna). Chi sono questi due simpatici protagonisti? E cosa rappresentano nella simbologia carnevalesca questi vegliardi personaggi con la loro mimica, le loro espressioni gestuali e nel loro tipico abbigliamento?
Il Nannu è il personaggio fondamentale, colui che in Sicilia personifica il Carnevale stesso e che, nel significato originario, non è altro che l’anno che muore (anticamente, infatti, coincideva col Capodanno).
Professore, la figura del Nannu è esclusiva del Carnevale termitano?
La figura del Nannu, altrove viene impersonificata in un orso, come nel Friuli, in un tacchino, come nel Monferrato, ed anche in un semplice fascio di paglia, come in alcuni paesi della Lombardia.
Lei nella sua Tesi di Laurea parla di quattro elementi essenziali che compongono il Carnevale di Termini Imerese, può descriverceli?
Esaminando il Carnevale di Termini quale ci si presenta nei suoi aspetti tradizionali, notiamo che quattro sono gli elementi essenziali che lo compongono: il Nannu, la sfilata delle maschere, il testamento del Nannu, la morte del Nannu per bruciamento.
Foto di copertina: Luigi Ricotta mentre espone la Tesi davanti al suo relatore prof. Giuseppe Cocchiara.
Giuseppe Longo
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