Il 18 maggio 1944, dopo estenuanti attacchi, la bandiera polacca del 12° Reggimento dei lancieri Podolski, sventolava sulle rovine dell’antica abbazia di Montecassino.
La battaglia di Montecassino (ovvero le quattro battaglie che furono combattute nell’ambito della Campagna d’Italia: 24 gennaio – 11 febbraio 1943, 15-18 febbraio 1943, 15-25 marzo 1943, 11-18 maggio 1943) fu intrapresa dagli Alleati, subito dopo l’Operazione Shingle, nell’intento di aprire un varco lungo la Linea Gustav e raggiungere Roma. ISebbene la Linea Gustav fosse stata spezzata, rimaneva solamente Montecassino che fu presa dai polacchi il 18 maggio 1944.
(1) Giuseppe Longo “22 gennaio 1944: gli alleati ad Anzio”
(2) (…Il Generale Frido von Senger und Etterlin, comandante del Corpo d’Armata schierato nel settore e membro laico dell’Ordine di San Benedetto, non permise loro di utilizzare l’edificio del monastero per la difesa, ma i crepacci e le rupi della montagna fornirono tutte le postazioni necessarie per tenere a bada gli Alleati…) John Keegan “Uomini e battaglie della seconda guerra mondiale”.
(3) “In conformità alle necessità militari, dovrà essere rispettata la posizione della Chiesa e di tutti gli istituti religiosi e si dovranno fare tutti gli sforzi per preservare gli archivi locali, i monumenti storici e gli oggetti d’arte”. Citato in Felice Borsato “La strada per Roma: perché lo sbarco di Anzio e la distruzione di Cassino”.
Si ringrazia per le indicazioni documentarie il Colonnello Mario Piraino, Storico Militare.
Foto: L’abbazia di Montecassino distrutta a seguito dei bombardamenti Alleati
Giuseppe Longo
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