Perchè ho scelto te?

La scelta del partner non è mai casuale ma segue regole ben precise: biologiche, sociologiche e psicologiche. Tralasciando quelle di origine biologica e sociologica proviamo a descrivere il processo psicologico che sottende tale scelta.
Un aspetto da considerare e che ha radici profonde, rimanda alle prime esperienze affettive-relazionali sperimentate che costituiscono il modello o “schema” che riproponiamo nella relazione con il partner.
La tipologia di relazione che ne consegue potrà ricalcare in linee generali l’esperienza vissuta sin da bambini o al contrario essere “molto diversa”, tanto da percepirsi alle volte come “figli di altri”, o ancora essere simile e per certi aspetti “migliore” di quell’imprinting dentro cui siamo nati e cresciuti.
Inoltre, se riusciamo a prendere il meglio dalle singole relazioni che si avvicendano nella nostra vita, a partire da quelle genitoriali, allora si può concludere che ogni relazione affettiva-sentimentale è propedeutica all’altra, come dire che le singole storie ci lasciano qualcosa in eredità che inevitabilmente serve per costruirne di nuove e migliori alle precedenti.
E’ evidente allora considerare, come criterio guida nella scelta del partner, l’aderenza o meno al nostro “modello o schema” di relazione e la possibilità che quel partner ci da di replicarlo.
Può però capitare di avere appreso un modello relazionale disfunzionale di “vita di coppia”, per vari ed infiniti motivi, e di incappare in continue relazioni sbagliate o di non riuscire a “prendere il meglio” dall’altro, scegliendo per esempio la stessa tipologia di persona (pensiamo a titolo esemplificativo a quelle donne che cercano sempre uomini violenti o quelle storie in cui l’altro è già impegnato) che in generale produce dolore e sofferenza alla nostra persona, ed in qualche modo non riusciamo mai a trarre soddisfazione e beneficio dalla relazione con l’altro.
Allora è necessario chiedere a se stessi “perché ho scelto te?” oppure “perché scelgo sempre un partner maturo? Forse perché questo mi è mancato?” o ancora “mi sento attratta sempre da uomini o donne più piccoli di me…forse per avere finalmente l’occasione di guidare/dominare qualcuno?”
In altre parole, porsi tali domande e trovare le risposte può essere doloroso quando queste sono inaspettate o qualora emergono fatti o meccanismi a noi sconosciuti, ma al contempo può essere un’occasione per trovare finalmente pace e serenità, trovando la persona giusta, magari il vicino di casa che non avevamo mai notato, o scegliendo di stare da soli per un po’, e questo solo se troviamo la forza di guardare in faccia la realtà, la nostra storia e cambiare la nostra vita prendendo noi le redini in mano e dandole la direzione che noi, e solo noi, scegliamo di darle.

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