L’arte trasforma il centro storico e gli artisti vi portano l’anima dell’amicizia

Il centro storico si trasforma in una grande bottega d’arte. Per quattro giorni Cefalù ospita artisti della città e del circondario per un simposio che ormai è diventato un vero e proprio appuntamento fra arte e turismo. Bancarelle che espongono pitture, sculture e invenzioni artistiche di ogni genere dove chi vi passa accanto può ammirare come vengono realizzate. Un incontro con gli artisti, quello del simposio cefaludese, che ha ideato e voluto Roberto Giacchino, lo scultore che tre anni fa ha deciso di animare la cultura artistica cefaludese. Il giro fra le bancarelle dell’arte è un vero immergersi in quella cultura siciliana fatta di passione per i colori e di amore per le realizzazioni artistiche. Passione e amore che si traducono in amicizia con i pennelli, gli scalpelli, i pirografi e quanto fra le mani umane realizza opere d’arte. Tra quanti espongono nel centro storico cefaludese c’è un liutaio in piazza Spinola, un compositore d’arte con le schede del gratta e vinci e un pittore che dice di dipingere con l’acqua del mare e lo fa fra gli scogli del bastione. Ci sono poi visi e volti di artisti ormai noti a Cefalù ed un’intera famiglia che alla fine del percorso artistico, all’incrocio con quella via Spinuzza sede del teatro comunale, ti fa capire come l’arte sia anche amore fra artisti, fra moglie e marito, fra madre e figlia, fra figlia e padre. Proprio come Giuseppe, Patrizia, Dorotea e Lucia Cimino quando ti mostrano le loro opere d’arte.

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