In 73 edizioni della Mostra del cinema di Venezia non era mai successo che un regista, ricevendo un premio, ringraziasse prima di tutto un prete. L’ha fatto Federica Di Giacomo, vincitrice della sezione Orizzonti con il documentario “Liberami”. Il sacerdote ringraziato è padre Cataldo, 77 anni, uno dei più richiesti esorcisti siciliani. Originario di Gangi è il protagonista del documentario in cui la regista esplora da antropologa il fenomeno dell’esorcismo. Il documentario parla dell’attività di padre Cataldo: ogni martedì nella sua parrocchia a Palermo organizza delle messe collettive, propedeutiche agli esorcismi veri e propri. E’ un personaggio schietto, appassionato e pure ironico, una specie di nuovo don Camillo. La bravura della regista sta nel non evitare le scene forti, ma nel descriverle sempre con grande pudore e rispetto. Il film si conclude con padre Cataldo che partecipa a un corso di formazione per preti esorcisti all’Ateneo pontificio Regina Apostolurum di Roma. E’ molto bello osservare questi sacerdoti provenienti da ogni angolo del mondo mentre pranzano insieme e si confrontano, anche sui loro dubbi: “Cosa devo fare se il mio vescovo non crede agli esorcismi?”, chiede un giovane prete asiatico. Anche per lui vale la raccomandazione che padre Cataldo fa ai suoi collaboratori: “Non siate impazienti. E’ tutta gente che soffre”.