I pescatori

Volti di ghiaccio scolpiti dal sole, non più rughe
ma solchi sul viso, come un tenero sorriso.
Occhi di fuoco arrossati dal sale, lo stesso
che nelle vene scorre naturale.
Tormentati dal freddo dal vento e dalle mareggiate
sempre fuori l’uscio, a pregar l’amico mare
e nell’attesa che si plachi la tempesta, con le mani
sulla fronte, dalla marina guardano
che si faccia pulito l’orizzonte.
Assaporano in terra la nostalgia del mare
che a volte per giorni, non li conduce a navigare.
L’unico desiderio è quello di salpare, sciogliendo
gli ormeggi dai pensieri, affidandoli all’eterno mare.
Ogni colpo d’onda sulla prua, è un ricordo
che si infrange di memorie ormai passate,
di brutte esperienze, e anche del pescato…
con il cuore pieno di passione , ai loro figli
con aneddoti insegnano la professione,
il loro mondo è l’immenso mare, che respirano
svisceratamente senza mai potersi saziare,
costretti, qualche volta anche ad imprecare.
E quando alla sera, le forze vengono a mancare
scivolando sul blu della malinconia, umidi
di caldi pensieri, con la bussola fanno rotta
verso i loro cari, sperando ansiosamente che domani,
una bella giornata sorga, facendosi così dolcemente
plasmare, la pelle…dal mare.

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