La neve può essere un disagio ed un problema come lo è stato in questi giorni in tanti paesi delle Madonie, e persino a Piano Battaglia, quando si è impreparati ad accoglierla. Può diventare occasione per creare sviluppo, turismo e posti di lavoro, invece, quando si sa accogliere e si è preparati a conviverci come accade in tante parti del mondo. Anche sulle Madonie c’è chi crede nel turismo naturalistico e in questi giorni, che hanno visto imbiancare il paradiso madonita, non ha esitato a proporre la sua prima ciaspolata del nuovo anno. Giovanni Nicolosi ha dato vita a «Madonie a passo lento» proprio per occuparsi di turismo naturalistico. E’ una guida ambientale escursionistica oltre che una guida rafting e istruttore di Nordic Walking. In questi giorni che hanno visto bloccate le Madonie, Giovanni, si è accostato alla natura e al bello con una filosofia che, attraverso quest’intervista, vogliamo far conoscere ai nostri lettori.
In questi giorni sulle Madonie innevate si potrebbero effettuare delle escursioni. Dove si potrebbe andare e perchè?
Con questa storica nevicata di inizio anno si potrebbero organizzare nel parco delle Madonie delle escursioni a partire dai mille metri fino a Pizzo Carbonara a 1979 metri sul livello del mare, la cima più alta della Sicilia dopo l’Etna. Si possono organizzare escursioni per le famiglie con bambini ed escursioni più impegnative sulle cime delle Madonie con partenza da Piano Battaglia.
Quale luogo delle Madonie a tuo avviso è tra i più belli quando vi si posa la neve?
Con la neve, personalmente amo il santuario della Madonna dell’Alto al crepuscolo, per osservare i colori del tramonto di mezza Sicilia e l’alba sul Carbonara. Vedere nascere il sole dietro l’Etna con tutto innevato intorno è un’emozione che auguro a tutti di provare una volta nella vita. Molto affascinanti sono le notturne al chiaro di luna a Piano Cervi per osservare la luna piena, le costellazioni e alcuni pianeti come in questo periodo Venere e Marte, mentre di giorno la mia escursione preferita, anche se impegnativa, è quella agli agrifogli giganti a Piano Pomo con partenza da Pomieri per osservare i daini.
Dove hai effettuato la tua prima ciaspolata del nuovo anno? E cosa hai incontrato?
La mia prima ciaspolata è stata domenica scorsa da Petralia Sottana a Sant’Otiero passando per il ponte romano di San Brancato nel cuore del Parco delle Madonie dai 1000 ai 1200 con circa 50 centimetri di neve. La neve era fresca e soffice, la natura addormentata e il paesaggio lasciava senza respiro. Ho potuto fotografare dei passeriformi che, a causa della fame, letteralmente scavavano i cachi ancora appesi all’unico albero da frutto della zona. Ho osservato tracce di cinghiali, conigli, daini e lepri e il laghetto ghiacciato di Ponte San Brancato che sembrava narrato in una fiaba dei fratelli Grimm.
Cosa significa “Madonie a passo lento”.
Madonie a passo lento è la mia ditta individuale che si occupa di turismo naturalistico, sono una guida ambientale escursionistica, guida rafting e istruttore di Nordic Walking. Madonie a passo lento è una filosofia per approcciare alla natura e al bello.. a passo lento. Un turismo responsabile, sostenibile e relazionale, nel rispetto dell’ambiente e delle culture locali. Il turista sarà un viaggiatore che entrerà in contatto con le tradizioni e le persone del posto, scoprirà antichi saperi e mestieri tramandati ancora da padre in figlio e conoscerà i ritmi lenti che scandiscono le stagioni nei piccoli borghi e casali siciliani. Il viaggiatore incontrerà una natura incontaminata durante le passeggiate nei vecchi sentieri dei pastori, nei viottoli di alta montagna tra secolari boschi di faggi, sugheri, agrifogli e lecci un tempo percorsi dai boscaioli, carbonai e nevaioli, nelle regie trazzere utilizzate dai contadini e allevatori durante le transumanze, nelle tortuose vie dei pellegrinaggi e nei percorsi fluviali tra aranceti, uliveti e frassini da manna.
A chi si può rivolgere chi vuole effettuare una esperienza del genere?
Le mie escursioni si rivolgono a tutti, grandi e piccoli, a chi ama la natura pur non avendo esperienza in montagna, ma che abbia la capacità di osservare la bellezza del creato e quella di stupirsi. Solo in questo modo ci si sentirà vivi, parte integrante della natura, lontano dalla quotidianità che rende tutti meno sensibili, a causa delle abitudini e dei comportamenti standardizzati e ripetitivi che inevitabilmente indeboliscono la percezione di ciò che ci circonda. In funzione delle richieste e delle esigenze vengono scelti i percorsi da effettuare con le ciaspole sulla neve.
A cosa può servire sulle Madonie il turismo naturalistico
Credo fortemente nello sviluppo del turismo naturalistico, relazionale ed ecosostenibile sulle Madonie sia come opportunità per valorizzare il comprensorio che come possibilità per creare nuovi posti di lavoro per i giovani per debellare definitivamente la peste degli ultimi decenni che sta decimando la popolazione giovanile di nome emigrazione, a causa della mancanza di lavoro. Da anni ormai insieme a tanti altri ex giovani lottiamo quotidianamente in tutto il comprensorio madonita per affermare questi principi, e la valorizzazione delle Gole di Tiberio ne è un piccolissimo esempio. Mi auguro che i tempi siano finalmente maturi per poter far decollare questo settore che negli altri comprensori fa milioni di presenze e centinaia di addetti nel settore.
Per informazioni: [email protected] e www.madonieoutdoor.it