Noto lancia un allarme sulla postazione del 118 a Cefalù

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Nicola Noto sulla postazione del 118 a Cefalù.

Sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (GURS) di venerdì 14 aprile 2017 è pubblicato il Decreto del 31/03/2017 in merito alla Riorganizzazione della Rete Ospedaliera Regionale. Lo stesso prevede anche norme relative alla organizzazione dell’Emergenza Territoriale, garantita dal SUES 118.

Incredibilmente si legge a pagina 45 dello stesso DECRETO, che la postazione 05 del 118 di Cefalù diviene MSB, cioè mezzo di soccorso base, mentre fino ad oggi tale postazione è stata ed è MSA, cioè mezzo di soccorso avanzato.  Tutto ciò vuol dire che sul mezzo di soccorso di Cefalù NON SARA’ PIU’ PREVISTA LA PRESENZA DEL MEDICO ANESTESISTA/RIANIMATORE come invece sui mezzi di soccorso Avanzato (MSA).

Se si considera la vastità del territorio coperta dalla postazione 05 di Cefalù, che spazia da Finale di Pollina a Campofelice di Roccella ed a tutti i Comuni satelliti, si intuisce quali possano essere le conseguenze di una simile scelta, soprattutto in considerazione dell’affluenza turistica in vari periodi dell’anno a Cefalù e nelle aree limitrofe!
Ciò significa che se vi è la richiesta di un mezzo di soccorso con il rianimatore, questo deve arrivare da Termini Imerese, con conseguenze disastrose per chi ha bisogno di un intervento immediato, come spesso succede a Cefalù durante la stagione balneare.
Basta scorrere le pagine della cronaca per capire l’importanza di un mezzo di soccorso posto a poca distanza.

Si pensi ai numerosi salvataggi fatti sul Lungomare di Cefalù nel periodo estivo e ai numerosi interventi in occasione di incidenti stradali o di urgenze sanitarie domiciliari che, con la loro tempestività, hanno permesso di salvare numerose vite.
Questo Decreto di fatto annulla un servizio ben collaudato nel tempo, efficiente ed efficace in termini di URGENZA/EMERGENZA per la sicurezza non solo dei cittadini residenti nel territorio, ma anche dei numerosi turisti che affollano le nostre località.
Ancora una volta le nostre Comunità vengono private da servizi di VITALE importanza.
Ancora una volta vengono prese delle decisioni sulla testa dei cittadini senza quella conoscenza approfondita dei territori e delle loro effettive esigenze.
Ancora una volta Cefalù, invece di progredire, torna indietro. Ancora una volta la politica tace.

Nicola Noto

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