Una serie di controlli ad aziende edili nei giorni scorsi nella provincia di Palermo. Due le ditte ispezionate dal nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e risultate irregolari. Tre i lavoratori irregolari trovati, di cui uno totalmente in nero. In un caso è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per aver impiegato personale in nero in misura pari o superiore al 20% di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro. Tale provvedimento è già stato revocato dato che il responsabile ha già regolarizzato la posizione del lavoratore in nero e pagato la sanzione amministrativa aggiuntiva.
Tre datori di lavoro sono stati denunciati, a vario titolo, per violazioni delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro: mancato aggiornamento del documento valutazione rischi, assenza del responsabile servizio prevenzione e protezione e del medico competente, mancata formazione, informazione e visita medica dei lavoratori, mancata recinzione del cantiere. In particolare tra i deferiti a piedi libero alla competente autorità giudiziaria vi è il parroco di Gangi, relativamente ai lavori di ristrutturazione del campanile del Santuario dello Spirito Santo. L’altro caso, a Termini Imerese, riguarda invece una coppia di fidanzati: lui stava svolgendo lavori di ristrutturazione in quota senza alcuna forma di protezione per conto della fidanzata. Le sanzioni amministrative ammontano a 86 mila euro complessivamente. Dall’inizio dell’anno sono state oltre 90 le attività edili controllate.