Giuseppe Macina nasce a Sassari il 12 aprile 1973. Fino all’età di otto anni risiede a Bitti in provincia di Nuoro. Successivamente nel 1981 si trasferisce con la sua famiglia a Cerda. Comincia a calcare i campi di gioco all’età di 5 anni nella Scuola Calcio “Bittese” in Sardegna e, trasferitosi in Sicilia, milita nell’ “A.S. Giovanile” Scuola di Calcio Termini Imerese e Cerda. Milita in numerose compagini del palermitano: Trabia (Promozione), Termitana (Eccellenza), Cephaledium (SerieD), Campofelice (prima categoria), Collesano (Promozione) e Cerda (Promozione) vincendo vari campionati e collezionando più di 250 gol tra campionati e coppe, salendo agli onori della cronaca per avere vinto più volte la classifica di capocannoniere.
Tra il 1998 e il 2003, con il suo indimenticabile numero 10 e con la fascia di Capitano, è artefice e protagonista principale della memorabile e ininterrotta scalata del Cerda dalla terza categoria fino al campionato di Promozione segnando più di 100 gol con la maglia granata. Negli anni ‘90 è promotore a Cerda della fondazione di una Scuola di Calcio volta all’insegnamento dello sport ed alla socializzazione ed educazione giovanile. Laureatosi all’ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica) presso l’Università di Palermo, dopo avere portato la Rappresentativa Calcistica Universitaria a numerosi successi nazionali, comincia la professione dell’insegnamento fisico-motorio presso numerose scuole di Palermo, Bagheria e Cerda. Consegue il brevetto di Bagnino di Salvataggio con il massimo dei voti (Primo del Corso) rilasciato dall’Istituto Nazionale di Salvamento.
Persona nota, stimata ed ammirata non solo per le sue straordinarie gesta calcistiche, con le quali ha deliziato il pubblico di molti stadi siciliani attraverso i suoi gol spettacolari e le sue giocate superlative, Giuseppe Macina è stato pluripremiato come miglior giocatore e capocannoniere in numerose competizioni sportive anche per il suo spirito di gruppo e per il suo carattere amabile e sincero volto sempre al rispetto per il prossimo, al sano agonismo ed all’insegnamento delle discipline sportive in ossequio ai suoi ideali ed ai veri valori della vita, e per questo, da sempre, costituiva un simbolo ed un esempio da seguire per i giovani. Primo ad entrare ed ultimo ad arrendersi in campo, ha sempre onorato la maglia che portava. Uomo semplice e cordiale divideva la sua vita tra il lavoro, la famiglia, gli amici e lo sport.
Giuseppe ha lavorato per tre anni come bagnino a Cefalù in un lido di Mazzaforno. Era stimato anche dai bagnini che lavoravano in altri lidi della zona. Il 27 Agosto 2006 a Cefalù, all’età di 33 anni, a seguito di una delle sue innumerevoli operazioni di salvataggio nel mare Cefalù, con il mare forza 6, Peppe non ha esitato a soccorrere e salvare eroicamente dal mare in tempesta due avventati diportisti in difficoltà a costo della propria vita, dando prova di grande coraggio, di alto senso civico e di spirito di altruismo.
Ritrovato 38 ore dopo la sua tragica scomparsa, Giuseppe lascia il padre Sebastiano, la madre Paola ed il fratello Johnny, oltre a migliaia di amici e conoscenti che si sono stretti alla famiglia durante i funerali celebrati in forma solenne con lutto cittadino. Peppe così come lo chiamavano tutti, non cancellerà mai il suo sorriso e la sua voglia di vivere, che resterà per sempre dentro chi lo conosceva come una luce ed un calore che li accompagnerà durante il loro cammino di vita. Avranno sempre la consapevolezza di essere vissuti accanto ad una persona che non ha esitato a dare la propria vita per salvare quella del prossimo, lasciando in tutti viva la speranza di riabbracciarlo, un giorno, negli orizzonti infiniti della Gloria di Dio. Tra le innumerevoli manifestazioni, benemerenze civiche, statue, intitolazioni e commemorazioni in suo onore assume rilevanza la Medaglia d’Oro alla Memoria ed al Valore consegnata dal Presidente della Repubblica e la benemerenza civica consegnata ai familiari dall’allora Presidente della Regione, On. Prof. Francesco Musotto.
Ancora ad oggi Giuseppe, viene ricordato, unitamente ai bagnini ed Autorità, con una commemorazione liturgica sulla spiaggia di Mazzaforno ogni 28 Agosto a cui segue il lancio della corona in mare e con un torneo di calcio dal nome “Memorial Giuseppe Macina” organizzato dall’ASD Cerda, la quale a seguito del tragico evento, per volontà unanime, ha preso il nome di ASD Cerda “Giuseppe Macina”. Tutti gli atleti della prima squadra e della scuola calcio portano uno stemma con il suo nome.
A Giuseppe è stata intitolata anche una borsa di studio per poesie, racconti e storie presso l’Istituto Scolastico “Luigi Pirandello” di Cerda. Un’opera commemorativa in marmo voluta e realizzata dai familiari e da un gruppo di amici che raffigura una vela è stata disposta sulla spiaggia di Mazzaforno.
Johnny Macina, conclude così il ricordo del fratello Peppe: «Oggi nella nostra società nella quale molti vivono solo per loro stessi, come se fossero il centro del mondo (e che magari rischiano la propria vita, mettendo a repentaglio anche quella degli altri dolo per trovare “emozioni forti”) non dovremmo mai dimenticare quelle altre persone che hanno la qualità umana di rischiare la loro vita per salvare quella degli altri. Per non dimenticare non basta solo ricordare, quando il ricordo ci comunica qualcosa, ci insegna qualcosa, significa che quel ricordo è vivo dentro di noi».
“Per non dimenticare chi ci ha aiutato a vivere e per non fare morire mai chi ha dato la vita per il prossimo” “Grazie Peppe resterai sempre nei nostri cuori” “Uno di Noi…sempre con Noi” Cuore, Orgoglio, Coraggio…semplicemente Peppe Macina!!!
Chi vuole raccontare la propria storia di un salvataggio nel mare di Cefalù può scrivere a [email protected]