Come vedere se le uova sono fresche? In linea teorica, dal momento della deposizione, l’uovo ha una durata di 28 giorni. In pratica, però, è meglio consumarlo nel giro di 15-20 giorni per preservare al massimo le sue proprietà organolettiche. Una volta a casa, le uova acquistate devono essere conservate in frigorifero, nell’apposito scomparto e con la punta rivolta verso il basso. Se le uova provengono dagli scaffali del supermercato si possono anche non lavare. Se però le avete prese dal contadino è opportuno eliminare residui di impurità prima di metterle in frigo, proprio per una questione di igiene e per non andare incontro a malattie, come aviaria e filoprin. E’ opportuno pulire il guscio con un foglio di carta umido, oppure a secco con l’aiuto di uno spazzolino o di una spugnetta abrasiva, che dovrà ovviamente essere lavata molto accuratamente prima del successivo utilizzo.
Come vedere se le uova sono ancora fresche?
Il primo trucco è quello di immergerlo in un bicchiere d’acqua con un pugnetto di sale: se vi rendete conto che affonda, allora è davvero fresco e potete cucinarlo come preferite. Se resta a metà bicchiere, di certo non è da buttare, ma non è abbastanza fresco per essere mangiato alla coque; meglio prediligere una bella frittata. Se invece galleggia, in questo caso vi suggeriamo di cambiare menù, perché l’uovo è proprio da buttare.
Il secondo trucco da usare in cucina per verificarne la freschezza, consiste nel rompere l’uovo in un piatto: se il tuorlo ha una forma che ricorda quella di una cupola ed è perfettamente compattato all’albume, l’uovo è freschissimo. Se il tuorlo è piatto e l’albume acquoso, l’uovo non è fresco ma può essere usato in cucina diversamente cuocendolo bene. Infine, se il tuorlo non è compattato all’albume ed è opaco, non può essere utilizzato in cucina.
L’ultimo trucco è mettere in controluce l’uovo: se la camera d’aria all’interno del guscio è molto dilatata l’uovo è ormai scaduto; al contrario, se vedete la camera d’aria di piccole dimensioni, l’uovo è fresco. Questo trucco è per i latin lover della cucina, meglio fare un po’ di pratica prima di azzardare geometrie culinarie.