L’acqua nelle dighe c’è e la campagna irrigua è già partita. Ma in alcune zone, a inizio luglio, ancora non si è vista una goccia per i campi. Succede a Sciara, in provincia di Palermo, dove i produttori locali di ortaggi denunciano una “grave situazione” per l’intera economia locale, fondata soprattutto sull’agroalimentare, che coinvolge i tre quarti del territorio. Colpa di una rete di distribuzione fatiscente, vecchia anche di 35 anni, dove le perdite si moltiplicano. “E’ un problema che si ripete ogni anno e che condiziona fortemente la nostra economia” dice Giuseppe Fragale, presidente del Consiglio comunale di Sciara e rappresentante dei produttori locali Cia. “Il Consorzio di bonifica palermitano non ha fatto la manutenzione invernale – aggiunge – e adesso sta cercando di correre ai ripari. In questa zona, che interessa anche parte dei territori di Cerda e Sciara, non abbiamo avuto acqua per tutto l’inverno per la siccità, con un crollo della produzione di carciofi del 50%. Adesso stanno soffrendo gli orti e fra poco si passerà a piantare broccoli e carciofi. Ma con quali certezze sulla futura distribuzione idrica? Con che coraggio si chiede ai produttori, alla stipula del contratto annuale, un anticipo del 30%? Chiediamo almeno con uno sgravio sulle bollette”.
Nelle ultime settimane, il Consorzio di bonifica ha riparato dopo 10 anni la vasca di contrada Granato. Problemi di perdite che risalgono alla notte dei tempi arrivano anche dal Partinicese: “Parte delle condotte qui sono ancora in cemento amianto, appena la rete va in pressione le riparazioni saltano. La Regione deve impegnarsi a sostituire tutta la vecchia rete e risolvere per sempre il problema, che consentirebbe anche notevoli risparmi di acqua”, commenta Antonino Cossentino, presidente della Cia Sicilia Occidentale.
Nella foto: Giuseppe Fragale, presidente del Consiglio comunale di Sciara e rappresentante locale della Cia Sicilia Occidentale
Comunicato Stampa