Una bimba inguaia il padre violento che adesso dovrà lasciare casa

Una bimba ha inguaiato il padre violento. All’invito della maestra di cambiare banco e sedersi accanto a un compagnetto, lei si è rifiutata categoricamente: “No, io accanto ai maschi non mi siedo. Sono violenti”. La sua risposta ha allertato la maestra. La scuola si è attivata ed ha riferito la circostanza ritenuta anomala all’autorità giudiziaria. Il sostituto procuratore Chiara Capoluogo ha delegato gli agenti di polizia giudiziaria presso la Procura dei minori di approfondire e verificare cosa succedesse in quella casa. Dopo vari appostamenti i poliziotti sono riusciti ad avvicinare la donna vittima del suo compagno dal quale aveva avuto due figlie. E’ stato ricostruito il clima di che lei e le due bambine – di 8 e 6 anni – hanno vissuto in quasi un decennio. Lui, pizzaiolo precario con il vizio dell’alcol e la passione per il gioco d’azzardo, avrebbe preteso di dettare legge in casa, punendo con la violenza fisica qualunque “mancanza di rispetto”. Un giorno, al culmine dell’ennesima lite, avrebbe dato un pugno in faccia alla sua compagna provocandole una grave trauma all’occhio. Quando la notte rientrava a casa dopo il suo turno in pizzeria, svegliava la donna e in alcuni casi la costringeva anche ad avere rapporti sessuali non consenzienti. Guai a sottrarsi a quello o ad altri doveri coniugali, tra i quali l’educazione delle bambine. E se piangevano lui trovava un’altra “buona scusa” per picchiarla selvaggiamente. Adesso il gip Claudia Rosini ha emesso un’ordinanza di misura cautelare che impone all’uomo l’obbligo di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento. Per lui le accuse sono di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

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