Cefalù, riversamenti a mare di liquami: la denuncia di quattro consiglieri

Gli impianti di depurazione del comune di Cefalù riversano liquami a mare e quattro consiglieri di opposizione denunciano i fatti e chiedono che venga fatta chiarezza sull’accaduto. La denuncia si trova in una interrogazione presentata al sindaco di Cefalù e sottoscritta da Carmelo Greco, Jessica Barranco, Fabrizio Piscitello e Valeria Piazza. Nell’interrogazione i quattro consiglieri ricostruiscono i fatti accaduti. Il 6 settembre di un anno fa i funzionari di A.R.P.A. Sicilia, insieme al Comandante dell’Ufficio Locamare Marittimo di Cefalù effettuano dei sopralluoghi presso gli impianti di pretrattamento reflui urbani appartenenti al Comune di Cefalù. Vengono redatti dei verbali. Dalla loro lettura si apprende che «il Comune di Cefalù – si legge nell’interrogazione – rappresentato dal Sindaco pro-tempore Rosario Lapunzina, è proprietario degli impianti mentre la loro gestione è demandata al Responsabile area manutentiva dipendente comunale Sig. Di Francesca Antonio, presente ai sopralluoghi». In occasione di questi sopralluoghi vengono accertate delle criticità con conseguenti versamenti di liquami sotto costa. «Contestualmente – continua sempre l’interrogazione – è stato evidenziato il mancato rinnovo dell’autorizzazione allo scarico dei pennelli a mare sia del depuratore di Sant’Antonio che del Depuratore di Sant’Ambrogio.   Vengono redatti alcuni verbali di illeciti amministrativi in materia ambientale a carico del Sindaco pro-tempore del Comune di Cefalù, Rosario Lapunzina».

Fra aprile e maggio di quest’anno il Municipio di Cefalù emette due determinazioni con le quali viene impegnata la somma di € 18.034,08, per far fronte alle ordinanze di ingiunzione emesse dalla Città Metropolitana di Palermo per gli illeciti riscontrati duranti i sopralluoghi dell’ARPA e della guardia costiera. «Il Comune di Cefalù, Comune in dissesto, in assenza di alcuna ordinanza sindacale, su proposta del Responsabile del Settore Manutenzione, Protezione Civile ed Idrico Integrato con delibera di Consiglio Comunale per debiti fuori bilancio n. 74 del 14.11.2017, ha speso per l’esecuzione di interventi straordinari ed urgenti sul sistema di depurazione gestito dal Comune di Cefalù, per il periodo compreso tra Giugno e Ottobre 2017 un importo totale pari ad € 85.400,00. Le sanzioni sono state pagate a gravare sulle casse comunali». I quattro consiglieri chiedono se è intendimento dell’Amministrazione Comunale «individuare le eventuali responsabilità e/o inadempienze che hanno determinato il cattivo funzionamento dei due impianti e porre in essere quanto necessario per ottenere il ristoro delle somme spese dal Comune di Cefalù per far fronte alle ordinanze di ingiunzione per un importo pari ad € 18.034,08».

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