Tornano a Geraci gli argenti del monastero delle benedettine: lettera del Vescovo

Gli argenti che provenivano dall’ex monastero di Geraci Siculo che dopo la sua chiusura sono stati custoditi nel Seminario vescovile di Cefalù tornano a Geraci. Lo comunica il vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante, in una lettera inviata al parroco don Francesco Sapuppo e alla Comunità di Geraci Siculo. Il Presule chiede di esporre gli argenti nel Museo parrocchiale specificandone la provenienza. Il museo parrocchiale sarà quindi inserito nel percorso museale che coinvolgerà anche gli altri paesi madoniti. 

Alla decisione di tornare gli argenti a Geraci Siculo il vescovo Giuseppe è arrivato dopo avere fatto visita ad Alcamo a suor Maria Anna Attinasi concittadina di Geraci. «Ho assaporato la dolce ospitalità benedettina – scrive il vescovo – che, sono certo, anche voi avete sperimentato varcando tante volte la soglia del Monastero. Ho maturato la piena consapevolezza che il profondo legame tra le Monache e voi, sebbene non più presenti in mezzo a voi, sia tutt’altro che affievolito, ma anzi rafforzato».

Nell’estate del 2016, dopo la chiusura del Monastero di Geraci Siculo, è sorta una polemica fra l’allora vescovo di Cefalù Vincenzo Manzella ed un comitato cittadino che chiedeva di lasciare a Geraci i beni, gli arredi, i paramenti e gli oggetti sacri del monastero. Attraverso una petizione è stato chiesta la restituzione di tutti i beni portati via su disposizione dell’allora vescovo Manzella.

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