In una Basilica Cattedrale gremita di confrati risuona forte l’appello del Vescovo Giuseppe a essere una Chiesa unita e sinodale. È fondamentale – ha ricordato Monsignore – che le Confraternite prendano il Vangelo in mano. “Come vorrei vedervi riuniti sempre attorno alla Parola di Dio!”. E ancora, ha proseguito il Vescovo, la Parola di Dio è al centro della vita di un cristiano: da qui la differenza tra chi si definisce religioso e chi è fedele. Ricorda poi l’espressione di San Cipriano:” Nessuno può avere Dio per Padre, se non ha la Chiesa per Madre”. Nel Vangelo del giorno, Gesù, il Signore, è giudicato da Pilato. “Sono l’uno di fronte all’altro: Gesù, il Figlio di Dio, appare come un giovane di 33 anni, disarmato e prigionierio. Pilato, il portavoce dell’imperatore che si è fatto divinità, si crede onnipotente su Gerusalemme. Ma ha paura; ed è per paura che consegnerà Gesù alla morte”. Quindi l’invito accorato del Vescovo a prendere in mano il Vangelo: nel Vangelo la chiave e la forza per comprendere la Verità. “Quanto è difficile riconoscere la Verità oggi nei media, nei social!”. Il potere di Gesù è un il servizio ci ricorda infine il Vescovo: “La Parola di Dio è vera perché è disarmata e perciò disarma”.