Vincenzo Incrapera nacque a Brooklyn, New York, l’11 febbraio del 1923, da Giuseppe e Mariannina Serio. Quando aveva circa 8 anni la famiglia col fratello Nicolò si trasferì a Cefalù, dove Vincenzo frequentò le scuole. Nel frattempo indossava con fierezza e con orgoglio la divisa di Balilla, poi quella di Giovane Avanguardista ed infine quella di G.U.F (Giovane Universitario Fascista), valori che d’altronde condivise con la sua futura sposa Maria Tornabene. Dopo il Liceo si iscrisse all’università di Palermo, dove nonostante la guerra e il viaggiare in treni spesso presi di mira dagli aerei alleati, si laureò in medicina e chirurgia il 18 luglio del 1949.
Ancora studente cominció a dare una mano all’Ospedale Giglio, dove i dottori Giuseppe Giardina e Gabriele Marino non riuscivano a stare dietro ai numerosi feriti bellici e agli ammalati. Fra l’altro essendo l’unico a parlare inglese la sua presenza era quasi indispensabile con i feriti delle truppe alleate, dopo lo sbarco del luglio 1943. Il 23 marzo 1942 conobbe Maria Tornabene, che sposo’ il 6 dicembre 1950 e dalla quale ebbe 5 figli, Anna (1952), Teresa (1954), Licia (1956), Patrizia (1959) e Salvatore (Toti) nel 1964. Il 22 dicembre del 1951 si specializzo’ in malattie veneree e della pelle.
Quando il Village Magique, futuro Club Mediterranée aprì a Cefalù, ne divenne il medico e vi restò fino quasi alla pensione. Nel frattempo aveva cominciato a lavorare con il dottore Pietro Runfola, ”il mio maestro” lo chiamava, il quale gli insegnó a fare le radiografie e le analisi cliniche. Alla fine degli anni 60 aprí uno studio suo a Cefalù, convenzionato con l’INAM ( la Cassa Mutua) e un piccolo studio a S. Stefano di Camastra.
Quando l’INAM aprì un centro a Cefalù cominció a lavorare lì e più tardi ne divenne il direttore del Laboratorio di Analisi. Lavoró come dermatologo a Cefalù e Castelbuono per l’INAM e a Cefalù per l’ONMI ( Opera Nazionale Maternità ed Infanzia). All’inizio degli anni 90 si ammalò di cancro, a causa del quale morì il 23 marzo del 1993. In occasione dei funerali le centinaia di persone che parteciparono, diedero conferma alla famiglia di quanto fosse benvoluto il Dottore Incrapera, il quale visse la sua professione come una missione.
Inauguriamo su cefalunews una sezione per far conoscere i medici cefaludesi che hanno operato a Cefalù lasciando un segno importante della loro presenza. L’idea di raccogliere le loro biografie è del Kefablog, l’iniziativa nata per far conoscere Cefalù, finanziata con 1.800 euro di borse di studio costituite dagli emigrati cefaludesi che fanno parte dell’associazione Cefaludesi nel mondo. (Ossuna – Granaio)