Con una nota informativa il Ministero della Salute ha emesso alcuni chiarimento sui tatuaggi che hanno la finalità medica di pigmentazione del complesso areola-capezzolo. Questo tipo di tatuaggio viene richiesto dalle persone che sono hanno subito degli interventi chirurgici e, quindi, che sono stati sottoposti a modifiche del proprio aspetto cutaneo.
In cosa consiste questo tatuaggio
La pigmentazione del complesso areola-capezzolo prevede l’introduzione dell’inchiostro all’interno del derma della zona e serve a coprire i cambiamenti che sono stati fatti sulla pigmentazione cutanea. L’obiettivo è quello di ripristinare l’aspetto di una cute sana. E’ visto, da molti, come una conclusione degli interventi di chirurgia ricostruttiva.
In questo momento il tatuaggio è fornito dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso i LEA, ovvero i Livelli Essenziali di Assistenza. Esso fa parte delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. Purtroppo però molto spesso questi lavori vengono fatti all’esterno delle strutture sanitarie.
Attraverso la nota, quindi, il Ministero della Salute precisa che il tatuaggio relativo alla pigmentazione del complesso areola-capezzolo deve essere realizzato esclusivamente da chi è autorizzato: ovvero coloro che esercitazione una professione sanitaria. Esso deve essere fatto in un ambulatorio accreditato e non può essere eseguito in strutture non sanitarie né da personale non sanitario.