Cozze contaminate da saxitossina: ecco l’unico consiglio per evitare la paralisi

Un allarme è stato lanciato in Italia e nella Comunità Europea per la presenza di cozze italiane allevate in mare contaminate da tossine saxitossina che causano paralisi. A dare l’allarme è lo “Sportello dei Diritti”. E’ stato disposto il ritiro dal mercato dei prodotti contaminati distribuiti ad altri paesi membri della UE tra cui la Francia, dopo un controllo effettuato sul mercato il 27 maggio 2019. 

Che cos è la saxitossina

La saxitossina o sassitossina o mitilotossina è un alcaloide fortemente tossico. Degli oltre 20 agenti tossici responsabili della sindrome paralitica da molluschi bivalvi (PSP), la saxitossina è uno dei più potenti, insieme alla neosaxitossina e alla gonyautossina. L’intossicazione provoca una varietà di sintomi: formicolio, parestesia alla bocca, alle labbra, alla lingua e alle estremità degli arti. Ed ancora impossibilità a mantenere la stazione eretta ed andatura atassica. I sintomi si manifestano rapidamente, dai 30 minuti alle 2 ore. La morte, nei casi fatali, giunge dopo 3–12 ore ed è causata dalla paralisi respiratoria. I pazienti che superano le prime 12 ore di solito si riprendono rapidamente senza effetti secondari.  Gli alimenti più a rischio sono ostriche, cozze, pettini di mare e i molluschi del genere Pecten. La saxitossina è  termostabile e per questo non viene distrutta dalla cottura. 

Ecco l’unico consiglio per evitare la paralisi da saxitossina

Ad oggi non esiste un antidoto ma solo un immediato lavaggio gastrico. Per inattivare la tossina si può anche ricorrere a soluzioni alcaline che la eliminano attraverso le urine. Può essere utile somministrare il bicarbonato di sodio. Per evitare la paralisi da saxitossina c’è un solo consiglio da dare: non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale. 

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