Anguria: perché non va mangiata alla fine dei pasti?

L’anguria apporta grandi e variegati benefici alla salute dell’uomo. In particolare a cuore, polmoni, fegato, pelle. Questo grazie all’elevata presenza di acqua tra i suoi componenti (91,65%). Tutto questo in genere ha conseguenze generalmente positive perché provoca idratazione e previene l’invecchiamento cutaneo. Nello stesso tempo, però, diluisce i succhi gastrici rallentando la digestione. Ecco perché può causare gonfiori addominali. Mangiarla, quindi, subito dopo un pranzo o una cena non sempre è consigliabile. E’ meglio mangiarla lontano da pasti abbondanti, magari come merenda pomeridiana o di metà mattina. Se l’anguria viene mangiata insieme ad altri cibi il suo tempo di permanenza nello stomaco si allunga di parecchio rendendo difficile la digestione. 

L’anguria è un frutto che influenza la nostra digestione, causando mal di stomaco e altri problemi. Per il suo alto contenuto di sorbitolo, fruttosio, fructuanos e altre sostanze chimiche naturali a volte mangiarla può compromettere la digestione. Il sorbitolo è un tipo di zucchero dell’anguria utilizzato nella preparazione di cioccolato senza zucchero e dolci. Questa sostanza ha effetti collaterali quando si superano i consumi, che causano diarrea. Ci sono persone che anche con piccole quantità di sorbitolo, hanno problemi di stomaco. In questo casi oltre all’anguria sono da evitare pesche, mele, pere, pesche, ciliegie e avocado, che contengono questo zucchero in piccole quantità. Un’altra sostanza responsabile dei malanni gastrointestinali provocati dall’anguria è il fruttosio in essa presente. L’anguria è uno dei frutti, insieme a mele, pere, ciliegie che contiene fruttosio. Se questo non è ben assimilato se fermenta nel tratto gastrointestinale può causare mal di stomaco.

L’anguria contiene: Acqua, Proteine, Grassi, Fibre, Calcio, Magnesio, Fosforo, Potassio, Vitamina C, Vitamina B1, Vitamina B2, Vitamina B3, Vitamina B5, Vitamina B6, Folati, Vitamina A, Beta-carotene, Licopene. Ha un indice glicemico elevato pari a 75.

Il consiglio a questo punto è di non abusare dell’anguria alla fine dei pasti pensando che «tanto è tutta acqua». In realtà l’anguria andrebbe consumata da sola e a digiuno, perché in questo modo è più digeribile in quanto resterebbe nello stomaco per pochi minuti e passerebbe direttamente all’intestino.

I benefici dell’anguria. Studi scientifici hanno evidenziato alcuni benefici che apporta l’anguria al corpo umano.

  • 1. Antinfiammatorio. I composti fenolici contenuti all’interno dell’anguria, tra cui flavonoidi e carotenoidi, lo rendono un alimento dalle importanti proprietà antinfiammatorie. E’ uno dei frutti con più elevato contenuto di licopene, anche più del pomodoro crudo. Questo composto è noto per la sua azione antinfiammatoria e antiossidante e il suo contenuto aumenta con lo stadio di maturazione dell’anguria.
  • 2. Combatte l’ipertensione. La presenza della citrullina è fondamentale nella nella riduzione della pressione sanguigna. Il consumo di cocomero diminuisce la pressione ematica e riduce la rigidità delle arterie in soggetti ipertesi.
  • 3. Combatte l’insulino resistenza. Il consumo di anguria con il conseguente aumento dei livelli di arginina circolanti sono correlati ad una riduzione di insulino-resistenza ed una diminuzione volumetrica dei tessuti adiposi.
  • 4. Riduce il dolore muscolare dopo l’esercizio fisico. Il succo dell’anguria riduce il dolore muscolare post-allenamento e migliora le performance di soggetti non allenati. In particolare, come evidenzia un lavoro pubblicato sulla rivista Journal of Agricultural and Food Chemistry, sarebbe proprio la citrullina contenuta in questo frutto che, contribuendo alla sintesi di ossido nitrico, favorisce un maggiore apporto di zuccheri a livello muscolare, riducendo di conseguenza la fatica e il dolore muscolare tipici del post-allenamento.
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