La musica di Mozart abbassa la pressione sanguigna. La musica classica, infatti, è uno dei rimedi naturali più efficaci per l’ipertensione. Da sempre la musica ha accompagnato la vita dell’uomo. Per Platone e Aristotele, che erano anche musicologi, l’arte del ritmo musicale contribuisce a migliorare la calma interiore, la serenità e addirittura la morale. Per Platone il mondo si poggiava su principi musicali. Per Aristotele ascoltando le note di qualsiasi strumento è possibile alleviare le tensioni psichiche. Nel Medioevo i canti gregoriani avevano una particolare efficacia contro tensioni e disturbi psichici. Ascoltare la musica stimola diverse parti del cervello: aiuta a rilassare, riduce l’ansia, lo stress, abbassa la pressione alta.
Le ricerche in Italia e all’estero che dimostrano il ruolo della musica per abbassare la pressione sono tante. I test condotti su alcuni volontari hanno dimostrato che ascoltando la musica di Mozart si contrasta l’ipertensione. Dopo avere ascoltato le sue musiche la pressione sistolica si abbassa in media di 4,7 millimetri di mercurio, quella diastolica di 2,1. Anche Strauss ha mostrato risultati incoraggianti, sebbene inferiori rispetto a Mozart: la massima scende infatti di 3,7 millimetri, mentre la minima di 2,9. Una ricerca ha evidenziato che facendo ascoltare Mozart due ore al giorno per 15 giorni diminuisce il numero di convulsioni nei bambini colpiti da encefalopatia epilettica associata a paralisi cerebrale.
La composizione musicale di Mozart che più di tutte è efficace per abbassare la pressione è la Sonata in Re maggiore per due pianoforti (K448). In India, inoltre, un tipo di musica noto come Ragas è tradizionalmente utilizzato per abbassare la pressione sanguigna e regolare la respirazione. Uno studio pubblicato sul Daily Mail, condotto da una società britannica attiva nel settore dell’arteterapia, ha individuato una playlist perfetta dove la musica apporta benefici. In questa classifica della musica a fini terapeutici al primo posto troviamo «We Will Rock You» il celebre brano dei Queen, uscito nel 1977. Sempre in questa classifica troviamo anche Bob Marley con Three Little Birds, Amazing Grace Elvis Presley e Another Brick in the Wall firmato dai Pink Floyd.
La musica abbassa la pressione sanguigna.
L’ascolto della musica classica aiuta anche i farmaci antipertensivi a funzionare meglio. Gli studi hanno dimostrato che il loro effetto dura fino ad un’ora dopo averli assunti. Gli studiosi ritengono che la musica stimoli il sistema nervoso parasimpatico e aumenti l’attività gastrointestinale in modo che il farmaco venga assorbito più rapidamente per intensificarne gli effetti. Anche il mantra dei monaci tibetani contribuisce a rendere regolare il battito del cuore e abbassa la pressione.