Attenzione al Ketoprofene, con la tintarella rischi l’ospedale: i consigli AIFA

Molto spesso sottovalutiamo l’azione dei farmaci che assumiamo. In alcuni momenti dell’anno, come in estate quando andiamo a mare, è molto importante, invece, sapere quali sono i farmaci da evitare con l’esposizione al sole, per non correre il rischio di reazioni di fotosensibilizzazione o reazioni avverse. I raggi UVA, infatti, possono interagire con le molecole di alcuni farmaci causando reazioni di fotosensibilità o reazioni allergiche. Queste manifestazioni vengono fuori in genere con eritemi, bolle sulla pelle, prurito. Ma in alcuni casi l’allergia è talmente grave che si deve ricorrere alle cure ospedaliere.

1. E’ il caso del Ketoprofene. Viene, in genere, prescritto per ridurre dolori, gonfiori e rigidità causati da artrosi (usura delle articolazioni, tipica dell’età avanzata), artrite reumatoide (caratteristica di mani, polsi e piedi) o altri disturbi associati a dolore, ad esempio la forma di artrite spondilite anchilosante, sindrome di Reiter, borsite, tendinite, gotta. Il ketoprofene se applicato sulla pelle da una persona che poi si espone al sole, può causare fotoallergia, cioè una reazione allergica mediata dal sole, talmente grave da dover richiedere, in alcuni casi, l’ospedalizzazione.

2. Ecco i medicinali per i quali occorre stare attenti ad esporsi al sole perché contengono il principio attivo ketoprofene per uso topico: Artrosilene 5% gel e Artrosilene 15% schiuma cutanea, Fastum 2,5% gel, Flexen 5% gel, Ibifen 5% gel e Ibifen 5% soluzione cutanea, Keplat 20 mg cerotto medicato, Ketofarm 5% gel, Ketoprofene Almus 5% gel, Ketoprofene Eurogenerici 5% gel, Ketoprofene Ratiopharm Italia 2,5% gel, Ketoprofene Sandoz crema, Ketoprofene Teva 5% gel, Liotondol 2,5% gel, Orudis 5% gel, Yerasel 10% spray cutaneo, soluzione.

3. Per questi farmaci l’Agenzia italiana del farmaco segnala un rischio di reazioni di fotosensibilizzazione, in particolare un rischio di fotoallergia. I casi di fotosensibilità da ketoprofene per uso topico si verificano in seguito alla fotodegradazione del ketoprofene stesso alla luce solare, anche in caso di cielo coperto. Tale reazione è stata grave nella maggior parte dei casi, richiedendo l’ospedalizzazione, l’interruzione del lavoro e una permanente immunizzazione a causa del meccanismo immunologico della fotoallergia. Queste reazioni possono essere limitate alla sede di applicazione del farmaco, o coinvolgere altre zone del corpo esposte al sole e venute accidentalmente a contatto con il farmaco e in qualche raro caso anche zone contigue non esposte. Generalmente la durata della reazione, dopo la sospensione del ketoprofene, può variare da pochi giorni a qualche settimana, ma sono stati riportati anche casi di persistenza più lunghi. Tali reazioni possono essere prevenute o comunque ridotte al minimo, evitando l’esposizione diretta e prolungata alla luce solare, anche quando il cielo è velato, o alle lampade U.V. durante e fino a 2 settimane dopo l’applicazione cutanea di ketoprofene.

4. Le raccomandazioni dell’AIFA per chi assume ketoprofene per uso cutaneo:

  • a. Evitare l’esposizione alla luce solare diretta (anche quando il cielo è velato), compreso il solarium durante il trattamento e nelle due settimane successive all’interruzione;
  • b. Proteggere dal sole, tramite indumenti, le parti trattate.
  • c. Lavarsi accuratamente e in maniera prolungata le mani dopo ogni uso.
  • d. Sospendere immediatamente il trattamento non appena si manifestano reazioni cutanee, comprese quelle che si sviluppano a seguito dell’uso concomitante di prodotti contenenti octocrilene.
  • e. I medici sono invitati ad informare i pazienti sull’uso corretto dei medicinali a base di ketoprofene per uso cutaneo ed i farmacisti a far presente i possibili rischi e le controindicazioni all’esposizione alla luce solare diretta, compreso il solarium, durante il trattamento e nelle due settimane successive, oltre a ricordare le dovute precauzioni e le modalità d’uso.
  • f. I pazienti devono essere informati di sospendere immediatamente il trattamento e di mettersi in contatto con il medico qualora si presentino i relativi sintomi e segni quali prurito, bruciore, eritema, orticaria e eruzioni bollose.

Inoltre, aggiungiamo noi, per evitare problemi, se devi acquistare un gel o una crema antidolorifica, chiedi al farmacista un medicinale che contiene un principio attivo diverso dal ketoprofene.

 

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