Mangiare il riso in bianco fa male? Risponde la medicina

Mangiare il riso in bianco fa male? A leggere quanto riportano alcuni siti in internet mangiare il riso in bianco fa male. A metterlo in discussione sono alcuni nutrizionisti americani. A loro giudizio il riso in bianco apporterebbe tante calorie, 130 per 100 grammi, senza particolari valori nutrizionali. Ecco perché gli stessi nutrizionisti raccomandano di evitarlo. Altri nutrizionisti, invece, lo considerano un amido digeribile. Per questo, anche se con moderazione, ne consigliano l’uso anche se invitano a mangiare quello con i chicchi di misura piccola. Quanti sostengono di eliminare il riso in bianco giustificano il tutto perché sarebbe un cereale al quale la lavorazione ha tolto ogni principio. La rivista medica Food and Nutrition Research ha rilevato che più il riso è raffinato e più la persona che lo mangia tende ad ingrassare con gli anni. Ecco perché al riso bianco bisognerebbe preferire quello integrale. Un riso, quest’ultimo, che ha anche meno calorie: 110 per 100 grammi. Il riso bianco, invece, andrebbe usato per ricette che lo richiedono esteticamente e per occasioni speciali. Il riso bollito è di facile digestione ed è quindi adatto in parecchi regimi dietetici.

Come si ottiene il riso bianco? Basta conoscere come viene reso bianco il riso per scoprire perché fa male. Il riso raccolto viene anzitutto liberato dai rivestimenti esterni come lolla e pula. Viene privato del germe e rimane così solo il cuore del chicco. Vengono eliminati eventuali residui delle lavorazioni precedenti con la spazzolatura. A questo punto viene lucidato. Tutto questo grazie a olio di semi, talco, glucosio e paraffini che vengono cosparsi sui chicchi cosicché risultino bianchi e brillanti. Con la sbiancata si iniziano ad eliminare tutte le sostanze preziose del riso come sali minerali, polifenoli antinfiammatori, vitamina B1, selenio e fibra alimentare. Rimane così la parte interno del chicco, che è composto da amido e quindi zuccheri. La brillatura è un problema perché il talco è una polvere minerale considerata cancerogena ed altamente infiammatoria, dannosa sia per chi la lavora sia per chi la mangia sia per chi la mette addosso. Se ingerita, danneggia le mucose gastriche.

Quali sono i benefici del riso? In genere ogni tipo di riso è digeribile e riequilibra la flora intestinale. Il riso ha una funzione protettiva dei reni. E’ consigliato in caso di uricemia, nefrite e gotta e anche nei casi di insufficienza renale. Il riso svolge un’azione anti-stress: grazie all’alto contenuto di potassio, di vitamina B e di acidi grassi essenziali. Può essere utilizzato come ingrediente di base nelle ricette di bellezza. In particolare, l’amido di riso polverizzato è indicato per pelli delicate. Esistono diverse qualità di riso. Ognuna apporta benefici diversi al corpo umano. Il riso bianco è ricco di amido ed ha proprietà astringenti. Aiuta quindi in caso di fermentazioni intestinali o diarrea. Il riso Parboiled è particolarmente ricco di ferro e vitamine del gruppo B. Ha effetti particolarmente benefici sul metabolismo. Il riso Basmati ha un inconfondibile sapore dolce e delicato. Si tratta della varietà di riso con il minor contenuto di grassi. E’ altamente digeribile ed è particolarmente indicato come contorno, in sostituzione del pane. Il riso nero selvatico o riso venere ha un alto contenuto di proteine. E’ indicato in caso di disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale, come colite e gastrite. Il riso rosso possiede la monacolina K che inibisce l’enzima responsabile del processo di sintesi del colesterolo. Ecco perché è un alleato nel riequilibrio dei livelli di colesterolo LDL e dei trigliceridi. Sempre il riso rosso pulisce le arterie e aiuta a prevenire patologie cardiovascolari. Il riso integrale apporta diversi benefici. Si caratterizza per l’alto contenuto di fibre e vitamine, protegge l’apparato gastrointestinale e cardiocircolatorio e contiene inoltre ferro, selenio, fosforo, rame e zinco.

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