In una terra dal carattere poliedrico, la Sicilia spicca un uomo con ammirevoli facoltà intellettuali e morali: il giudice Rosario Livatino. Nella vita quotidiana, persegue fermamente i suoi obiettivi, coerentemente con la sua fede e missione. Impegnato nella lotta contro la mafia, si ritrova a condurre il suo delicato lavoro in un momento in cui l’equilibrio di potere viene messo alla prova. Fu ucciso nel 1990 mentre andava, senza scorta, in tribunale per mano di quattro sicari assoldati dall’agrigentina “Stidda”. È stato e rimane un esempio non solo per i magistrati, ma per tutti coloro che lavorano nel campo del diritto. Le sue riflessioni sono attuali e modellano la figura di chi non tiene conto dei pregiudizi di chi giudica il siciliano inserendolo nel groviglio della comunità isolana. I Regista: attore di cinema e televisione, Angelo Sferrazza in arte Angelo Maria Sferrazza, è nato a Canicattì, in provincia di Agrigento, il 22 giugno 1988. Si qualifica al corso per attori di prosa presso lo “Stabile Nisseno” – Caltanissetta, impara il metodo Stanislavskij -Strasberg. Partecipa ad alcuni stage tra cui lo stage intensivo sulla recitazione “La formula” diretto dall’attore italo-inglese Vincent Riotta.
Tra i suoi film ricordiamo: La scomparsa di Patò, girato nel 2010 con la regia di Rocco Mortelliti, Pagate Fratelli, girato nel 2012 con la regia di Salvatore Bonaffini, Presto annuncia il giorno, girato nel 2014 con la regia di Giuseppe Ferlito. Nel 2015 arriva il suo primo film da protagonista dal titolo Un Santo senza parole con la regia di Tony Gangitano, nel 2017 è protagonista di puntata nella mini serie di Rai Fiction dal titolo Fuori dal nido, con la regia di Giacomo Frignani; il suo esordio televisivo avviene comunque con la miniserie tv Il commissario Rex su Rai Due, girata nel 2014 con la regia dei Manetti Bros.