Cosa succede a chi mangia pesce deteriorato? Attenzione all’incredibile risposta

Cosa succede a chi mangia pesce deteriorato? Si va incontro ad una intossicazione da istamina che si manifesta rapidamente, entro 30 minuti dall’assunzione dell’alimento, e si caratterizza per la comparsa di nausea, vomito, diarrea, cefalea, rush cutaneo, disturbi respiratori e ipotensione. Questi sintomi possono andare avanti fino a sei ore e i molti casi interessare anche per uno o due giorni. Bisogna fare molta attenzione al pesce che si mangia. Se il pesce viene mal conservato o tenuto a temperatura ambiente per troppo tempo si arricchisce di istamina. Una sostanza che si forma per il deteriorarsi dei batteri presenti sulla cute dei pesci. Tutto questo, è bene sapere, può avvenire nelle fasi della filiera alimentare se non viene mantenuta la giusta temperatura.

Come si riconosce il pesce deteriorato dall’istamina? Non è facile riconoscere il pesce che si è arricchito e deteriorato di istamina. Il pesce mal conservato che si arricchisce di istamina, infatti, non puzza e non è cattivo di sapore quando viene mangiato. Dato che la causa della formazione di istamina in eccesso sono le temperature di conservazione inadeguate, soprattutto in estate, è importante a questo punto prevenire il verificarsi di questa situazione. Prima di cucinare del pesce, quindi, è importante controllarne la provenienza ma soprattutto i metodi di conservazione del prodotto. Se il pesce è consumato a casa, per esempio, occorre sempre cercare di mantenere inalterata la catena del freddo.

Come si riconosce, invece, se il pesce è andato a male? Quando il pesce invecchia e inizia ad andare a male, la superficie esterna diventa più umida e con il tempo sviluppa un sottile strato viscido. Ecco un segno certo che il pesce sta andando a male. Quando sarà del tutto marcio, invece, la patina sulla carne diventerà densa e scivolosa al tatto. Occorre, quindi, buttare il pesce fresco appena vi si nota la comparsa di questa patina viscida. Attenzione al pesce cotto perché non svilupperà questa patina, neppure quando va a male. Attenzione all’odore del pesce quando si trasforma nel puzzo rancido della carne marcia.

Si può mangiare il pesce crudo? Mangiando il pesce crudo si aumentano le possibilità di contrarre alcune patologie. Tra le più importanti vi è la parassitosi dovuta all’assunzione di alimenti contaminati da organismi patogeni. Ci sono anche le infezioni che sono dovute all’assunzione di alimenti contaminati da microorganismi patogeni come batteri e virus. Da non sottovalutare le intossicazioni che sono dovute all’assunzione di alimenti contaminati solo dalle tossine batteriche o delle alghe. Infine anche le tossinfezioni che sono dovute all’assunzione di alimenti contaminati sia da batteri patogeni che le rispettive tossine. Tra le malattie gravi l’epatite virale che è determinata dal virus HAV.

Perchè mangiare pesce fresco fa bene? Tra i benefici del pesce vi è la presenza di sali minerali quali fosforo, calcio e iodio. Il fosforo è un potente alleato della nostra memoria. Il calcio aiuta a prevenire le malattie delle ossa come l’osteoporosi. Lo iodio, infine, è importantissimo per la nostra salute della ghiandola tiroide. La tirossina, ovvero l’ormone tiroideo, prodotta a partire dallo iodio presente nei pesci, favorisce la trasformazione di grassi in energia con conseguente stabilizzazione del peso corporeo, mantenendo sotto controllo i livelli di colesterolo. La carenza di iodio, invece, potrebbe portare ad avere un continuo senso di affaticamento.

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