Assolto perchè il fatto non sussiste. Quando la notizia è arrivata in paese è stata come una giornata di festa. La notizia, tramite social, è arrivata subito dopo che la Corte di Appello di Palermo ha emesso la sentenza attesissima: assolto con formula piena Giacomo Ilardo dal reato di concussione che avrebbe commesso quando era sindaco del Comune di Gratteri. Ora la Corte di Appello di Palermo, sezione I penale, ha assolto l’imputato accogliendo l’appello dei suoi difensori Roberto Mangano e Giuseppe Muffoletto che hanno dimostrato che non vi è stata alcuna minaccia ai danni di un imprenditore che secondo l’accusa era finalizzata alla illecita assunzione di manodopera locale. Assolto con formula piena perchè il fatto non sussiste. L’Ingegnere Giacomo Ilardo dopo la condanna, per la legge Severino dovette rinunciare alla carica di Sindaco. Ilardo ha sempre manifestato massima fiducia nella Giustizia, sostenuto da tantisismi amici e conoscenti amici, e anche da chi lo conosce appena. Un reato che in paese consideravano lontano anche nei pensieri del giovanissimo sindaco. Tanti ora i messaggi di augurio e congratulazioni che leggiamo anche sui social da parte di amministratori e amici.Nella sua pagina social così commenta: “Desidero esprimere un doveroso ringraziamento a tutti i cittadini Gratteresi, a tutte le persone che hanno sempre creduto nell’onestà della mia persona e nella mia innocenza, e a tutti coloro i quali non mi hanno fatto mancare la loro vicinanza in questi 27 mesi per me da incubo. Un ringraziamento particolare lo devo ai miei familiari, ai compagni e agli amici, ai colleghi, agli amministratori, Gratteresi, Madoniti e non, che mi hanno sostenuto e incoraggiato nei momenti difficili. Ringrazio di cuore i miei difensori che in questi anni mi hanno adeguatamente assistito, dimostrando grande professionalità, competenza ma anche tanta umanità. Ritengo di aver svolto le funzioni di Sindaco, con onestà e dignità, onorando sempre la fascia tricolore che ho avuto l’onore di indossare. Ho avuto sempre grande e incondizionata fiducia nella Giustizia e nella Magistratura, anche nei momenti difficili”.