Cosa succede a chi mangia la pasta fredda? Ecco la risposta della scienza

Cosa succede a chi mangia la pasta fredda? Chi mangia la pasta fredda non accumula grasso in eccesso e rafforza l’intestino. Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che nella pasta fredda i carboidrati, dopo riscaldati se vengono raffreddati, modificano la loro struttura e diventano amidi resistenti. Un amido resistente diventa indigeribile dall’intestino e viene trattato come una fibra, fungendo quindi da prebiotico aiuta la produzione di acidi grassi a catena corta. La produzione di acidi grassi a catena corta nell’intestino aiuta a non accumulare grasso in eccesso e rinforza l’intestino. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che con la pasta fredda il picco glicemico a fine pasto è inferiore rispetto alla pasta normale. Se la pasta viene riscaldata il picco glicemico diminuisce del 50%.

Quali cibi sono più ricchi di amido resistente? Le patate aiutano a dimagrire grazie all’amido resistente. Il segreto sta nella cottura, che non deve essere troppo lunga e dovrà avvenire con la buccia. Le patate a questo punto vanno consumate fredde e mai calde. Anche la frutta contiene amido resistente, in particolare le banane. Nel caso delle banane, però, a fare la differenza è lo stato di maturazione. Se le banane sono troppo mature, infatti, si assorbirà più facilmente l’amido ed ecco perché è meglio sceglierle verdi. I fagioli sono ricchi di amido resistente. L’ideale per non ingrassare, quindi, è mangiare un piatto di pasta e fagioli ma rigorosamente freddo.

Le insalate fredde aiutano a non ingrassare? Si, le insalate fredde aiutano a non ingrassare. Il riso raffreddato, infatti, rispetto a quello appena cotto contiene una quantità più che doppia di amido resistente. I legumi, poi, sono una fonte di amido resistente ancora più rilevante dei cereali. Nei legumi cotti, infatti, la frazione dell’amido aumenta con il raffreddamento. Il consiglio è di utilizzare fagioli, piselli, ceci e lenticchie nelle insalate di riso. Meglio ancora se i legumi raffreddati vengono utilizzati in sostituzione di altri ingredienti, spesso fin troppo presenti, come salumi e formaggi che invece non godono di questo privilegio alimentare. Spazio, quindi, alle insalate fredde.

Quanta pasta mangiare durante la giornata? La pasta può essere considerata un’ottima alleata della dieta. La pasta, infatti, possiede un grande potere saziante e questo ci spinge a mangiare di meno. L’ideale è costituito da circa 80 grammi di pasta, con il pomodoro fresco, con le verdure e condita con pochissimo olio. La pasta è un cibo che aiuta a tenere sotto controllo anche lo stress. Questo è dovuto al suo gusto, che, essendo buono, riesce a mettere di buonumore. Inoltre la pasta contiene anche vitamine del gruppo B: soprattutto la vitamina B1 è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

La pasta fresca fa bene alla salute? La pasta fresca è composta da due soli ingredienti: farina e uova. Una porzione di pasta fresca ha circa 413 calorie e 72 grammi di carboidrati. Tutti i carboidrati e l’83% delle calorie totali provengono dalla farina. La pasta fresca contiene 16 grammi di proteine, di cui 6 grammi sono proteine complete dall’uovo. La farina fornisce 2,5 grammi di fibra. Il grasso totale in una porzione di pasta fresca è di soli 6 grammi, corrispondente a circa 54 calorie. Ecco perché la pasta fatta con le uova può adattarsi alle linee guida per il grasso totale, ma è ricca di colesterolo. Un uovo ha circa 186 milligrammi di colesterolo che corrisponde al 62% del consumo raccomandato per un’intera giornata.

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