I Sogni, gli Ostacoli, la Determinazione ed il Futuro…
La Lunga storia di un gruppo di giovani dirigenti cefaludesi che dalla serie D provinciale arrivarono al palcoscenico della seria A2 Nazionale!
-SOGNI
Non potranno di certo bastare poche righe per raccontare i lunghi 10 anni di attività dell asd real Cefalù,
Il sogno di un gruppo di giovani Cefaludesi che da una serie D provinciale riuscirono ad approdare in A2 nazionale,portando il nome di Cefalù in lungo ed in largo per l’Italia.
Sono stati anni di grandissimi successi, 4 campionati vinti sul campo,una scalata lunga ed avvincente, 2 coppe italia ed una super coppa regionale vinta, l’apporodo nel campionato di B nazionale e la grande conquista dellla serie A2 nazionale.
palcoscenici esilaranti scontri con società capoluogo di provincia, grandi campioni che da tutto il mondo venivano a cefalù per indossare i nostri colori.
Questa è stata la LUNGA favola del Real Cefalù’.
-OSTOCALI
Anni esilaranti macchiati haime però da un ente come la citta metropolitana di palermo proprietaria del palaspot Marzio Tricoli assente e cieca, un palasport “cattedrale nel deserto” dove sono stati letteralmente sperperati milioni di euro di soldi pubblici.
Non dimentichiamo il tetto divelto più volte dal vento; non dimentichiamo il nostro grido di allarme quando l’inefficenza di coloro che dovevavo tutelare il bene ha fatto si che si distruggesse il parquet del campo diventato un lago a causa delle piogge invernali; non dimentichiamo il non voler produrre la documentazione per arrivare ad una agibilità definitiva che permettesse lo svolgimento delle partite con i nostri tifosi sulle gradinatte; non dimentichiamo quando dovemmo trasferirci a Termini Imerese per poter continuare a disputare il campionato di serie B ; non dimentichiamo quando qualche mese fa dovemmo trasferirci nuovamente a Palermo visto che per l’ennesima volta il palasport aveva un problema agli impianti elettrici….
Non dimentichiamo la frase ” ho effetuate il pagamento del campo o non entrate”; non dimentichiamo le tante promesse da marinaio fatte da i tanti dirigenti provinciali; non dimentichiamo la totale incompetenza e menefreghismo degli uffici competenti.
In compenso abbiamo in mente però i grandi sacrifici fatti per riaprire la struttura, il dover sostituirci per cercare di ripristinare un parquet o ancora sostituirci all’ente proprietario per richiedere un’ agibilità provvisoria per le sole partite, dovendo per l’ennnesima volta caricarci di immense responsabilità.
Oggi a tutto questo si aggiunge anche la non più agibilità non solo delle gradinate ma anche del campo da gioco, ormai inpraticabile per qualsiasi disciplina.
La nostra è stata una società che in 10 anni non solo ha dovuto pensare a come poter affronattre campionati importanti come quelli disputati ma anche dover combattere per avere un campo dove poter disputare le partite casalinghe.
-DETERMINAZIONE.
La volontà di portare avanti un sogno, l’orgoglio di portare il NOME della propria cittadina in lungo ed in largo per l’Italia, ricevere apprezzamenti quando in giro per gli areoporti pronti ad imbarcarci per una trsferta verso il nord leggendo il nome cefalù sulle divise ufficili le persone ti comunicavano “che bella Cefalù, ci sono stata e grazie a voi sto ricordando la stupenda vacanza fatta, ci tornerò”, il riuscire ad avere accanto partener commerciali e sponsor di caratura nazionale che apprezzassero il progetto volendo farne parte, o ancora gli attestati di stima e vicinanza dell’imprenditoria locale nel voler far parte del progetto REAL Cefalù.
Questa è stata la nostra favola, il mettere il NOI davanti all’IO, il fare non per apparire ma avere l’oroglio di poter VINCERE e portare il nome di Cefalù in giro per l’Italia. Questo è stato il Real Cefalù.
A tutti loro va il nostro più sentito grazie.
-FUTURO
Visto gli enormi problemi logistici e la totale inefficenza del palasport Tricoli,che ha costretto la prima squadra a giocare le partite casalinghe presso il Palaoreto di Palermo nell’ultima stagione , il Real Cefalù ha deciso di regalare il titolo agli amici dirigenti della Mabbhonat dando vità cosi alla nuova società ASD CITTA DI PALERMO C5.
Un passaggio di mano, con la sola volontà di far continuare a vivere un titolo sportivo in cui si è investito 10 anni di vita sportiva. A tutti gli amici dirigenti del nuovo sodalizio vanno i più grossi in bocca al lupo per la nuova e grande avventura che andranno ad affrontare.
Sicuramente il capoluogo Palermitano saprà riconoscere l’importanza che un campionato nazionale come questo potrà ancor di più dare alla Citta.
La soddisfazione che ogni qual volta leggeremo un risultato importate dell’asd citta di Palermo, lo sentiremo anche un po nostro.
Mentre un gruppo di dirigenti di Cefalù, con a cuore i giovani del territorio ha voluto fortemente continuare costituendo un nuovo gruppo associativo, con il solo scopo di accompagnare la crescita sportiva dei giovani calciatori del territorio.
Che dire…si chiudono 10 anni di vita sportiva di Cefalù, si chiude una scommessa vinta egreggiamente,un grandissimo progetto lungo ed affasciante.
I grazie vanno a tutti coloro che ci sono stati vicino, ai nostri sponsor, agli amici dirigenti,a chi ci ha creduto fino alla fine all’amministrazione di cefalù che ci ha sempre mostrato stima per il nostro operato, alla stampa locale, a chi ci ha sempre incoraggiato ad anadare avanti..
Ed infine ringraziamo anche chi in questi anni ha sempre remato contro, chi ha sempre pensato solo alle chiaccherare piuttosto che guardare al proprio giardino, chi ha detto sempre qualche parola in più del dovuto, ricevendo però da parte nostra sempre fatti, perchè abbiamo sempre fatto parlare i fatti piuttosto che le parole.
Noi possiamo dire oggi di poter far parte della storia sportiva di questo paese con grande titolo, nessuno potra cancellare 10 anni di grandi successi.
In tanti ci avete accostato e chiesto di poterci spendere in altra disciplina,le vostre richieste ci hanno fatto tanto onore….
Adesso è arrivato il momento di riposarci, il nostro però è un semplice arrivederci…
Ciao sportivi cefaludesi e non…
Un caro saluto dal REAL CEFALU’