La lira è stata la valuta italiana dal 1861 fino all’introduzione dell’euro. Ha cessato definitivamente di avere corso legale il 28 febbraio 2002. Non tutti sanno che alcune sue monete oggi valgono un patrimonio.
Con molta probabilità nei cassetti ci sono ancora conservate alcune delle vecchie lire. Fanno parte dei ricordi e restano sepolte e nascoste perché non servono per gli acquisti. Il consiglio è di tirarle fuori per vedere se fanno parte delle lire rare. Se così fosse, infatti, possediamo un vero e proprio patrimonio senza saperlo.
Le 10 lire del 1946 valgono anche 6.000 euro
Il 1946 è l’anno della prima moneta da 10 lire della Repubblica Italiana. La prima moneta da dieci lire viene anche chiamata come 10 letto Olivo perché su uno dei due lati c’è un piccolo ramoscello di ulivo. Sull’altro fronte, invece, si trova Pegasus, il cavallo alato. La moneta è realizzata in una lega chiamata Italma, misura 29 millimetri e pesa 3 grammi. Ad un’asta del 12 Settembre del 2007 fu battuta all’asta una 10 Lire Olivo FDC R2 del 1946 per 1.438 Euro. Questa moneta del 1946, infatti, è una moneta assai rara.
La moneta da 10 lire è stata coniata dal 1946 al 1950. Nel 1947 è stata introdotta la Spighe da 10 lire. La moneta da 10 lire del 1947 è il pezzo più raro da trovare. E’ stato segnato come R3 e può davvero valere una fortuna. E’ possibile vendere la moneta in buone condizioni intorno ai 1.700 euro, nello stato di Splendido poco meno di 3.000 euro. In Fior di Conio può arrivare a valere anche più di 4.500 euro. La 10 lire del 1948, invece, è più semplice da trovare e magari è possibile averla in casa. E’ comunque classificata come moneta non comune. In condizioni Splendide vale 50 euro e in Fior di Conio 150 euro.
Le 5 lire del 1946 che valgono tanti soldi
Sempre nel 1946 è stata coniata un’altra moneta della lira che vale tanto soldi. Parliamo della prima moneta da 5 lire. E’ stata una delle più diffuse per molti decenni. Sul rovescio compare un grappolo d’uva, sul dritto compare il profilo di una donna che regge nella mano una fiaccola. Se è perfettamente conservata può valere anche 1.200 euro.
