Il Papa ha nominato vescovo di Ragusa mons. Giuseppe La Placa, finora vicario generale della diocesi di Caltanissetta. Lo riferisce il Bollettino della sala stampa vaticana. Il nuovo vescovo di Ragusa è nato il 16 novembre 1962 a Resuttano. Attualmente è vicario generale della Diocesi nissena. L’annuncio della sua nomina a vescovo è stato dato questa mattina in Cattedrale di Ragusa dall’attuale amministratore apostolico don Sebastiano Roberto Asta. Subito dopo, il cancelliere della Diocesi, don Paolo La terra ha letto la lettera del nuovo vescovo alla nuova Diocesi.
A Caltanissetta, l’annuncio è stato dato dal vescovo, monsignor Mario Russotto. Monsignor Giuseppe La Placa ha rivolto un saluto alla diocesi di Ragusa. Dopo l’annuncio della sua nomina, da parte dell’amministratore apostolico, monsignor Roberto Asta, il messaggio del nuovo vescovo è stato letto dal cancelliere della diocesi di Ragusa, don Paolo La Terra. «Mi preparo a venire a voi – ha scritto La Placa – in semplicità di cuore, con l’unico desiderio di servire la vostra gioia ed essere segno e strumento di Cristo, unico Pastore e guida delle nostre anime». Nel messaggio si sofferma sulla sofferenza di «questo tempo tanto difficile», sulla misericordia «centro della vita cristiana e cuore stesso di Dio» e sulla comunione «che siamo chiamati a costruire» come «segno e testimonianza». Il vescovo ha rivolto un saluto e un «affettuoso pensiero» ai vescovi emeriti monsignor Carmelo Cuttitta e monsignor Paolo Urso; ai vescovi origin ari di Ragusa monsignor Giambattista Diquattro, nunzio apostolico in Brasile e monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo emerito di Agrigento, all’amministratore apostolico monsignor Roberto Asta, ai sacerdoti, ai diaconi, ai seminaristi, ai fedeli laici, ai fratelli nella fede cristiana che non appartengono alla Chiesa Cattolica. «Di tutti voi – scrive monsignor La Placa – voglio essere compagno di viaggio, fratello e amico». Poi ha rivolto un saluto alle autorità civili e militari e a coloro che si dedicano alla guida e al governo delle nostre città. Infine, un grazie sentito e commosso infine alla Chiesa di Caltanissetta e al vescovo monsignor Mario Russotto.