Le nespole aiutano la glicemia ma attenzione a questa controindicazione

Le nespole aiutano le persone che hanno la glicemia alta? Hanno un indice glicemico elevato pari a 55. Per chi soffre di diabete, e quindi deve tenere evitare rapidi innalzamenti della glicemia, l’indice glicemico è un valore molto importante. 100 grammi di Nespole forniscono circa a 28 chilocalorie, equivalenti a 117 kj. Le nespole possono definirsi un alimento a basso contenuto calorico. Bisogna però stare attenti con la glicemia alta.

Le nespole, come tutta la frutta e la verdura, apportano grandi quantità di antiossidanti. Secondo la classifica ORAC relativa alla frutta e verdura in ordine di potere antiossidante nelle nespole non si trovano molte unità ORAC. La misura consigliata dagli esperti per stare in salute è quella di assumere almeno 5000 quantità ORAC al giorno, un quantitativo più che sufficiente a proteggersi dai danni che possono provocare i radicali liberi.

Il consiglio per contrastare i danni ossidativi è di assumere almeno 2000 Unità Orac/al giorno. In tal senso per esempio un carciofo vale 9.828 quantità ORAC mentre una tazza di mirtilli ne vale 3.480 unità. Tra i frutti che ne contengono molte unità anche le pere che ne possiedono 3.000 e il kiwi che ne apportano 1.220. Fra gli ortaggi le melanzane e i peperoni rossi ne apportano 2.463 unità.

Le nespole non aiutano la glicemia ma attenzione anche a questa grave controindicazione. I noccioli contengono dei composti chiamati glucosidi cianogeni, in particolare l’amigdalina, che liberano acido cianidrico che è una sostanza molto tossica. L’amigdalina, infatti, è letale ad alte dosi, mentre a bassi dosaggi può causare sintomi come mal di testa e anche nausea. In genere dai noccioli delle nespole si ricava un liquore molto apprezzato chiamato appunto nespolino.

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