5 pericoli delle ciliegie per la glicemia: ecco le più rischiose

Non tutti sanno che le ciliegie si possono mangiare quando si vuole tenere sotto controllo la glicemia. Come scrive il sito www.diabete.net le ciliegie però si possono mangiare, alternando quotidianamente con altra frutta. Il segreto, infatti, per conciliare il consumo di frutta con il glucosio è selezionare quei prodotti che contengono meno zuccheri e che hanno quindi un basso indice glicemico. Nelle ciliegie, infatti, l’indice glicemico è pari a 22.

Nichel. Nelle ciliegie ci sono 2 μg di nichel ogni 100 grammi di frutto. Contiene anche degli allergeni che possono dare vita a delle allergie. I sintomi più comuni sono quelli facilmente riscontrabili nelle altre forme allergiche di origine alimentare: nausea, vomito, diarrea, disfagia, rinite, congiuntivite, angioedema, orticaria e anche una severa anafilassi. Chi sospetta di essere allergico alle ciliegie si dovrà rivolgere al proprio medico senza esagerare nel mangiarle.

Ossalati. Nelle ciliegie non si trovano grosse concentrazioni di ossalati. Queste sostanze sono dei composti che, unendosi al calcio, possono portare alla formazione dei calcoli renali. Le ciliegie sono un potente depurativo del sangue, prevengono la ritenzione idrica. Sono anche diuretiche e quindi molto utili per eliminare le tossine attraverso i reni. Chi soffre di calcolosi non dovrebbe eccedere nel consumo di cibi con ossalati. Le ciliegie potrebbero essere sicure.

Omega-3. Tutti sappiamo quanti siano importanti questi grassi buoni. Chi soffre di glicemia deve però stare molto attento. Nelle ciliegie non si trovano grosse concentrazioni di omega-3. Se ne trovano di più nei fagioli rossi, nei germogli di fagioli, nella soia, nei germogli della soia e nei fagioli verdi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha effettuato alcune ricerche mirate. Si è riscontrato che gli integratori di omega-3 non offrirebbero grandi vantaggi.

Potassio. In 100 grammi di ciliegie si trovano 222 milligrammi di potassio. Esso è importante per la riduzione della pressione arteriosa ma anche per regolare la frequenza cardiaca. Nelle ciliegie si trova la luteina che appartiene al gruppo dei carotenoidi. Questa molecola ha una spiccata proprietà antiossidante. Essa è concentrata in particolare a livello degli occhi e della retina. Risulta fondamentale per la salute dell’apparato visivo. Si possono mangiare ciliegie.

Ferro. Nelle ciliegie si trova pochissimo ferro. Appena 0,36 milligrammi di ferro ogni etto di frutta. Come sostiene il sito www.diabete.net se il ferro viene assunto in quantità eccessive può diventare un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2. Le ciliegie sono ricche di levulosio, uno zucchero a basso indice glicemico, che viene assorbito più gradualmente dall’organismo. Sembra aiutino a mantenere normali i livelli di colesterolo.

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