Otto capoluoghi di provincia siciliani su nove sono tra le città d’Italia peggio amministrate. Si salva solo Ragusa. Per il resto la classifica redatta da Fondazione Etica e pubblicata dal Corriere della Sera parla chiara.
Reggio Emilia e Bologna guidano la classifica. Ultima è Agrigento con soli 14 punti su 100. Catania ne conta solo 28 e Messina appena 31. La classifica di Fondazione Etica viene stilata usando sei parametri di riferimento ai quali viene assegnato un punteggio per ciascun settore. Si tratta bilancio, governance generale della città, personale, appalti, ambiente, servizi ai cittadini. In quest’ultima sezione appare il report sulla digitalizzazione. La classifica continua i 32 punti di Siracusa, i 33 di Caltanissetta, i 34 di Trapani ed Enna, i 38 punti di Palermo. Ragusa riesce a salvarsi ma non entra, comunque, nella classifica delle migliori restando sotto i 50 punti.
Il dato che emerge: nelle città siciliane non c’è quasi mai un responsabile e un ufficio per la digitalizzazione ma la spesa maggiore per avanzare in questo settore si registra comunque al sud con Messina e Trapani fra le prima 15.